Le Rocche Raccontano XXIX edizione: i primi due quadri viventi Tittienus, Quirini, gli Eremiti Siri e Longobardi

FERENTILLO – La XXIX Edizione della kermesse storico rievocativa de’ Le Rocche Raccontano si terrà dal 28 agosto al primo settembre. Ma andiamo a conoscere a sommi capi ciò che rappresentano i primi due  quadri viventi, con luci e personaggi, effetti speciali e musiche che ci allieteranno in queste serate a partire dalle ore 21.

Il Tesaurus troncoconico che presenta la scritta scolpita TITTIENUS, è ubicato all’ ingresso a destra dell’entrata della chiesa abbaziale di San Pietro in valle. Utilizzato forse, come afferma Lodovico Jacobilli e Paolo Diacono, per la base del primo altare dell’ eremo dai due eremiti Siri Lazzaro e Giovanni. È senza dubbio il documento che certifica la presenza di questo condottiero romano della tribù Quirina nel territorio della valle Suppegna (derivazione suppono ossia seppellire o addirittura dalla stirpe dei Giuseppenga).

Quindi Lazzaro e Giovanni dimorarono per circa 40 anni in queste grotte usate per riti sepolcrali dai Quirini poste ai margini di malsane paludi. Liutprando contribuì a popolare l’area dando la possibilità ad alcuni profughi a suo seguito, (provenienti dalla conquista della Tuscia) di stabilirsi lungo i margini dei fiume Nera, che all’ epoca creava una sorta di bacino di malsane paludi. E la valle fu bonificata, rendendola abitabile con nuove installazioni di villaggi. Con l’ avvento dei longobardi, stirpe di Faroaldo e successori, inizio’ la fase di rinascita del territorio della Valnerina ‘spirituale’ e non solo, estendendosi nel reatino (Farfa) e l’alto Lazio. Questa in sintesi la storia che dà origine al paese di Ferentillo, e i primi due quadri della Kermesse de’ le Rocche Raccontano illustrano con una eccellente  scenografia e allestimenti luoghi e personaggi, questi episodi evidenziando i principali attori della genesi ferentillese ossia TITTIENUS e il suo popolo, (lungo le sponde del fosso di Monterivoso che fa da cornice al primo quadro vivente) e successivamente il quadro numero due dove viene sceneggiato l’ incontro degli eremiti Siri Lazzaro e Giovanni con Faroaldo primo duca Longobardo di Spoleto mentre si reca a caccia al cinghiale in valle Suppegna. La scena  è rappresentata nelle falesie dove si svolge l’ arrampicata sportiva lungo la strada Precetto – Monterivoso. In una delle serate della manifestazione presso la Taverna dell’Abbadia si potranno degustare piatti tipici a tema, al tempo degli Eremiti Siri.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.