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Le regole per la riapertura di cinema e teatri: capienza innalzata al 50% ma resta da gestire la limitazione del coprifuoco

Vediamo da vicino in cosa consiste di fatto l’apertura del 26 aprile per quello che riguarda cinema, teatri e musei in zona gialla.  Premettiamo che non è stata accolta la richiesta di Agis e del suo presidente Carlo Fontana che voleva che non si fissassero preventivamente quantità di accesso del pubblico preordinate ma che queste venissero stabilite a seconda delle singole situazioni e dei singoli spazi. Inoltre resta da capire come va gestito il coprifuoco fissato alle ore 22. Ad ogni modo qualche passo in avanti è stato fatto in relazione alla capienza per i luoghi al chiuso.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha accolto le proposte del ministro Franceschini  e si passa dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori (prima erano 200) nelle sale al chiuso e di 1.000 spettatori (prima erano 400) in quelle all’aperto. Il pubblico, gli artisti e il personale dovranno naturalmente rispettare tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli.

Elemento importante è piuttosto quello che riguarda una certa autonomia d’azione concessa alle Regioni. Infatti il Comitato Tecnico Scientifico, come chiesto dal Ministero ha ammesso la possibilità che le Regioni autorizzino spettacoli ed eventi con un numero superiore di spettatori, adottando misure di sicurezza aggiuntive.

Resta da capire in che termini si dovranno intendere le misure di sicurezza aggiuntive e in che tempi e termini verranno stabilite per consentire agli organizzatori di provvedere. E di tempo non ce n’è più.

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