Come già accennato, tra le iniziative volte a celebrare i dieci anni dalla scomparsa dell’organizzatore Sergio Piazzoli, si è pensato, in tempo di piattaforme digitali che ormai sono imperanti nei confronti della cosidetta musica “registrata”, di creare alcune playlist.
Per farlo è stata scelta quella forse più nota e diffusa, cioè Spotify, attraverso la quale se ne possono ascoltare ben tre con le musiche che Sergio gradiva o si è pensato così potesse essere, dal momento che sono presenti anche contenuti successivi alla sua dipartita.
All’interno della mostra, inaugurata lo scorso 14 giugno al Centro Espositivo delle Rocca Poalina, “Sergino Memories”, che ripercorre tutto quanto il manager ha fatto e testimonia l’importanza del suo lavoro per la crescita culturale della città di Perugia e della nostra regione, si possono ascoltare questi brani.
Dopo quella già presentata (Music For Sunset), andiamo ad esaminare la seconda (Ambient).
Anche questa consta di 15 brani, scelti da Patrizia Marcagnani, ed inizia con Sibomandi, brano del sassofonista / oratore britannico Alabaster DePlume, dal recente album Come With Fierce Grace.
Si rimane in Inghilterra con il secondo brano (Read the room), della rock band alternativa The Smile, formata da due membri dei Radiohead, Thom Yorke e Jonny Greenwood e da Tom Skinner, dal secondo disco della band (Wall of eyes), pubblicato nel 2023.
Dalla Scozia ecco i Cocteau Twins con Know you at are at every age, pescato da Four-calendar cafè del 1993; è invece recentissima la proposta della band indie-folk londinese Tapir! che mescola generi come post-punk ed art-pop con Broken ark, dal loro primo album The Pilgrim, Their God and the King of My Decrepit Mountain, pubblicato nel mese di gennaio di quest’anno.
Ancora dalla scena indie la cantautrice newyorkese Caroline Elizabeth Polachek, cantautrice newyorkese, già alla testa dei Chairlift, che dall’album Desire, I Want To Turn Into You, del 2023, propone Pretty in possible; si arriva in Italia per una tra le musiciste più apprezzate degli ultimi tempi (di recente anche al SanFrà in concerto); è la sarda Daniela Pes con un brano dalla forte spiritualità, Carme, tratto dall’album del 2023 Spira.
Del batterista americano Makaya McCraven è il brano Autumn in New York, standard dgli anni ‘30 in una sontousa versione contenuta nell’album Deciphering The Message, dove è in compagnia di alcuni nomi emergenti della scena jazz come il sassosfonista Marquis Hill ed il vibrafonista Joel Ross.
La cantante britannica Beth Gibbons, nota anche per aver fatto parte del gruppo trip-hop Portishead, è stata scelta per il brano Tell me who you are today, dall’oscura atmosfera; ed anche qui siamo in tempi recenti, il disco Lives outgrown infatti, è di quest’anno.
Ed arriva anche il turno dell’artista più amato da Piazzoli, il cantante e polistrumentista Robert Wyatt, a cui arà reso omaggio con il concerto di John Greaves di domenica 30 giugno, che dagli ‘60 è stato tra i fautori della scena di Canterbury.
Prima con formazioni seminali come il Daevid Allen Trio, The Wilde Flowers, Soft Machine e Matching Mole, e poi, divenuto paraplegico nel 1973, con una carriera solista disseminata di perle, tra cui la più rara è senz’altro il disco Rock bottom del 1974.
Dal suo vasto repertorio è stata scelta At Last I Am Free, brano del 1978 di Nile Rodgers e Bernard Edwards (gli Chic), tratta dalla compilation Nothing can stop us dell’etichetta Rough Trade, pubblicata nel 1982.
Tra i fondatori della band The Coral troviamo quindi Bill Ryder-Jones, musicista, produttore e compositore inglese, con il brano A bad wind blows in my heart pt. 3, preso dal recente album Iechyd Da.
Un salto all’indietro con il cantautore statunitense, scomparso nel 1975, Tim Buckley e la sua Phantasmagoria in two del 1967 dall’album Goodbye and hello; si ritorna in Inghilterra con The Heliocentrics, un collettivo musicale con influenza a cavallo tra jazz, funk e psichedelia. Dall’album A world of masks del 2017 è stata estratta Made of the sun.
Ci si avvicina alla fine e gli ultimi tre brani della playlist sono nell’ordine: dalla Germania l’elettronica ed il post-rock dei The Notwist con Into another tune in una versione live (è il brano più lungo della playlist), tratta dal disco del 2016 Superheroes, Ghost-Villains + Stuff; poi da Liverpool All being fine, del duo inglese King Hannah (all’anagrafe Hannah Merrick e Craig Whittle), dall’abum del 2022 I’m not sorry, I was just being me, ed infine Afternoon x (dall’omonimo album del 2023), del trio inglese Vanishing Twin, a testimoniare quanto la scena britannica abbia influenzato la scelta dei brani presenti.
Qui si può ascoltare Ambient
Appuntamento con la terza (ed ancor più corposa) playlist.