Tra le tante iniziative per celebrare i dieci anni dalla scomparsa dell’organizzatore Sergio Piazzoli, per tutti Sergino, si è pensato, in tempo di piattaforme digitali che ormai sono imperanti nei confronti della cosidetta musica “registrata”, cioè fruibile attraverso supporti fisici (vinili, cd e cassette), sempre più obsoleti, di creare alcune playlist.
Per far ciò è stata scelta quella forse più nota e diffusa, cioè Spotify, attraverso la quale se ne possono ascoltare ben tre con le musiche che Sergio aveva più a cuore o si è immaginato che così avrebbe potuto essere, dal momento che vi sono anche contenuti successivi alla sua dipartita.
Ed il tutto “sonorizza” anche la mostra, inaugurata lo scorso 14 giugno al Centro Espositivo della Rocca Paolina, “Sergino Memories”, che ripercorre tutto quanto il manager ha fatto e testimonia l’importanza del suo lavoro per la crescita culturale della città di Perugia e della nostra regione (e non solo).
Ma vediamo come sono strutturate e cosa contengono: si parte con Music for Sunset, dal nome della manifestazione inventata da Piazzoli sulle rive del Lago Trasimeno.
E’ composta da 15 brani, scelti da Gianluca Liberali; prende il via con Out here (in gran parte recitato), di Miles Cooper Seaton, cantante statunitense ed uno dei fondatori della band indie folk Akron/Family, scomparso nel 2016.
E’ poi la volta di Lanci, del compositore e chitarrista sardo Paolo Angeli, dal sapore vagamente elettronico, che torna nel brano successivo Little fluffy clouds degli inglesi The Orb.
Del compositore ed autore di colonne sonore friuliano Teho Teardo, pseudonimo di Mauro Teardo, è invece la ballata Martellements de Louliè, dall’album Ellipses dans l’harmonie – Lumi al buio, pubblicato nel 2020, caratterizzata dal suono degli archi.
Tra i migliori esponenti della musica contemporanea ecco poi di Brian Eno, noto anche come produttore, By this river (all’interno dell’album Before and after science del 1977), e composta assieme all’oggi quasi novantenne Hans-Joachim Roedelius.
La musicista francese Cécile Schott, in arte Colleen, è la protagonista di Subterranean – Movement I dal suo lavoro Le jour et la nuit du réel del 2023.
Il piano del folignate Giovanni Guidi, accompagnato dal contrabbasso di Thomas Morgan e della batteria di João Lobo, ci presenta la delicatissima Tomasz.
Non si può rimanere fermi ascoltando la proposta successiva: le percussioni miste all’elettronica del gruppo turco Altin Gun con Kesik Çayir fanno in modo che si cerchi di seguire il tempo ed a ballare.
Tra fiati ed elettronica il lungo brano dello scomparso John Hassell (Last night the moon came) fa tornare alla mente l’edizione 2013 di Music for Sunset (purtroppo l’ultima per Sergio).
Ecco poi le liquide note della chitarra di Alessandro “Asso” Stefana dei Guano Padano per un brano, Out of the blue, dal suo recentissimo ed omonimo album; il malinconico e straziante violino dell’australiano Warren Ellis (già collaboratore di Nick Cave, altro personaggio portato in Umbria da Sergio) risuona con Piece 2.
Ancora la tedesca Michaela Melián con il suo album Monaco del 2013, da cui è stata scelta Delta of Venus, dall’atmosfera romantica ed ossessiva; il canto straniante e la chitarra acustica di Twice del produttore australiano The Brixx.
Un altro chitarrista, l’italiano Stefano Pilia, con Blind moon ed infine Distance Lends Enchantment To The View (la distanza dona incanto alla vista), lungo brano evocativo della sofferenza.
Qui si può ascoltare Music for Sunset
Appuntamento con le altre due.