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Laura Lattuada porta “L’Inferno non esiste” al Teatro Consortium di Massa Martana

MASSA MARTANA – Andrà in scena sabato 15 marzo alle ore 21,15 il monologo, diretto e interpretato da Laura Lattuada, “L’inferno non esiste”  dal testo di  Susanna Tamaro che racconta le storie di donne che subiscono violenza nell’ambito familiare. Promosso dal Consiglio dei ministri, dipartimento delle Pari opportunità, lo spettacolo comprende due storie molto diverse che però hanno come comune denominatore il dolore, la paura di confessare la verità a se stesse e agli altri ed infine la speranza che il racconto possa in qualche modo aiutare chi legge e chi ascolta.

LO SPETTACOLO

“L’Inferno non esiste? E’ un viaggio nel profondo dell’animo umano – si legge nella presentazione dello spettacolo –  dove le contraddizioni più aspre si fondono, per restituire un’immagine del mondo e dei rapporti familiari vividamente controversa. E’ un tentativo di raccontare l’odierno tragico quotidiano, per riacquistare, attraverso la fascinazione del palcoscenico, i valori della parola poetica.

Il dittico che compone L’Inferno non esiste è la storia cupa, disperata ed estrema di una donna che nega la propria femminilità; la storia di figlie incapaci di essere madri; la storia di madri e figlie vittime di un universo maschile popolato da orchi. Uno spettacolo, attuale e audace, in cui la Lattuada, sviscera con una forza attoriale profonda, molteplici aspetti della tragedia quotidiana che molte, troppe donne si ritrovano a vivere, considerati anche i risultati della recente indagine Eures. “Una donna su tre subisce violenza”.

NOTE DI LAURA LATTUADA

Quando metto in scena questo spettacolo – afferma l’attrice – interpreto donne pietose, a tratti stupide. Vengo odiata talvolta per la mia interpretazione. Sulle quinte, percepisco, dal pubblico al buio e in un silenzio quasi surreale, una particolare energia ed emotività. E’ come se avvertissi che tra quelle donne che mi stanno guardando, ve ne sono alcune che vivono soprusi simili a quelli che rappresento”.

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