L’appello è rivolto a ministri e presidenti di Regione: vaccinazioni prioritarie per le guide turistiche. La richiesta è stata avanzata dall’ Associazione Guide Turistiche Abilitate, AGTA, perché “vaccinare le guide turistiche è una condizione necessaria per far ripartire il turismo, settore economico strategico per l’Italia. Per pianificare una ripartenza del turismo, completamente fermo dallo scorso marzo è fondamentale che i professionisti del settore che lavorano a contatto con il pubblico siano vaccinati nel più breve tempo possibile, per tutelare la salute loro e dei viaggiatori”.
“L’urgenza della vaccinazione – spiega il sindacato -non si pone solo per questioni economiche e sociali: guide e accompagnatori turistici sono due categorie che, durante il loro lavoro, si trovano a stretto contatto con gente di tutte le nazionalità: nei musei, nelle chiese, sui pullman, nei ristoranti, nei bar, negli alberghi. Rientrano quindi tra le categorie a rischio. Vero che ora l’attività è completamente ferma, ma, se c’è una speranza che tra qualche mese si possa ripartire anche in minima parte, è necessario che proprio queste due categorie siano pronte e vaccinate; è importante per tutelare loro come lavoratori e i turisti, che saranno molto più tranquilli sapendo di essere seguiti da persone vaccinate. Questo va programmato da ora, non quando il turismo ricomincerà. Inoltre, proprio ai fini della ripartenza, quindi in un’ottica di marketing nazionale – conclude AGTA – la vaccinazione dei professionisti del turismo contribuisce a dare l’immagine di un Paese sicuro a livello sanitario e che presta la massima attenzione alla tutela dei turisti: un messaggio molto importante per chi vorrà viaggiare di nuovo e scegliere il paese in cui andare. Chiediamo quindi che guide e accompagnatori vengano inseriti tra le categorie da vaccinare prioritariamente in ragione della tipologia di lavoro svolto, per tutelare loro stessi e il pubblico con cui si relazionano”.