PERUGIA – Bangladesh, Pakistan, Afghanistan, Iraq, Egitto, Mali, Gambia, Somalia, Libia e Nigeria. Sono questi i Paesi da cui provengono i richiedenti asilo e rifugiati accolti attualmente dal Progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) del Comune di Perugia. La Cooperativa Sociale Perusia Onlus, ente gestore del Progetto, ha dato il via a percorsi che possano dare ai ragazzi l’opportunità di esprimersi, raccontare con le immagini e con il corpo il proprio vissuto, ma anche le aspettative future. All’interno del programma c’è anche l’obiettivo di scoprire il territorio accogliente attraverso visite didattiche da pianificare in tutta l’Umbria.
Con matite, pennelli, colori di ogni tipo, materiali vari (anche da riciclo) ogni beneficiario trasmette la propria interiorità. L’aula di studio si trasforma in un laboratorio. La musica di sottofondo avvolge i gesti e scandisce il tempo lasciando spazio al ritmo delle creazioni di ognuno.
I ragazzi nella loro quotidianità sono abituati a guardare video sui social, a fruire in modo frenetico informazioni, ad osservare il mondo attraverso strumenti tecnologici. In classe, invece, si dedica molto tempo ad osservare un quadro, a commentarlo, provare a riprodurlo aggiungendo o sottraendo elementi. Spesso si mette al centro dei laboratori l’arte contemporanea, ma c’è chi propone opere classiche, non solo italiane, anche internazionali.
Ognuno diventa artista, i fogli si riempiono di segni, immagini, oggetti, fiori, alberi, volti, case e villaggi. Sovente viene dipinto il mare, luogo di passaggio, di naufragi, di perdite e di salvezza. Alcuni disegnano simboli che rappresentano le proprie radici, altri preferiscono guardare l’avvenire.
È interessante potersi soffermare sulle dinamiche dei laboratori, capita che qualcuno si perda o abbia momenti di scoraggiamento; è straordinario come chi è più in difficoltà viene sostenuto dagli altri in modo naturale e spontaneo. Le nazionalità svaniscono e in un unico ambiente ci sono solo persone, senza età, che stabiliscono obiettivi comuni e che nutrono tutti la speranza di ritrovare serenità e sicurezza.
Ad arricchire questo percorso laboratoriale si aggiungono visite didattiche nei luoghi più belli ed importanti di Perugia e di tutta la Regione Umbria. Il patrimonio artistico ed ambientale è di grande stimolo, narra cultura e tradizioni più di quanto possano fare i libri e nel 2023 sono in programma visite didattiche per tutti gli ospiti.
Quello che davvero ha valore è che ogni tratto, ogni segno, ogni colore sono lo specchio dell’animo di chi ha dovuto lasciare la propria casa per guerre, persecuzioni e violenze. Nulla è disegnato a caso. L’impegno è davvero altissimo. Ed un foglio bianco da riempire non è più spaventoso di un mare da attraversare.
Poi, all’improvviso, un alunno, sorridendo, alza la mano e chiede: “Maestra, siamo tutti artisti, vero?”.