PERUGIA – La galleria Indigo Art Gallery in via Oberdan ospiterà fino al 21 settembre la mostra personale di Federica Bartoli “Affiorante”, a cura di Chiara Guidoni. Federica Bartoli nasce nel 1969 a Roma, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino e inizia la sua ricerca pittorica focalizzandosi sulla natura e sui suoi misteri.
Dal 1997 al 2005 vive in Toscana- Fosdinovo-Carrara, dove il suo studio nel centro storico del borgo diventa uno spazio di lavoro e confronto con altri artisti e con la comunità del luogo. Nel 2006 torna a Roma dove trova spazio presso gli studi di arte di via di Galla Placidia 194, dove ad oggi lavora. Nel 2015 fonda M U T A con un gruppo di artisti romani, nello spazio condiviso dello studio in Via di Galla Placidia: una project room, una palestra di sperimentazione aperta a collaborazioni, interazioni e ibridazioni. Nel 2017 partecipa al progetto GALLA , da un’idea di Lu Tiberi, una galleria d’arte contemporanea nel centro storico di Roma- Rione Monti dove vengono presentate mostre collettive e personali, progetti installativi, ed altre sperimentazioni legate alla pittura, scultura, grafica e stampa d’arte.
La mostra “Affiorante” è frutto di una ricerca personale dell’artista romana che si è raccontata ai microfoni di Vivoumbria.
“Solitamente mi piace immergermi nella natura e disegnare. Prendo un foglio di carta e la matita e disegno ciò che vedo. Mi piace esplorare e osservare i dettagli dei paesaggi e della giungla urbana in cui sono immersa. Il mio punto di partenza è sempre la natura. Quelli che presento con “Affiorante” sono tutti lavori astratti su carta realizzati con tecnica mista. A me piace definirli paesaggi ma in realtà non mi interessa rappresentare quello che vedo, quanto rendere l’esperienza di un paesaggio: quello che si vive all’interno di uno spazio naturale che può essere rappresentato da diversi habitat. L’attenzione è su quello che uno spazio ti lascia.
Le opere in mostra rappresentano anche dei focus su fenomeni della natura, come ad esempio la carta ‘Clorofilla’. Lavoro sempre con colori molto liquidi affidandomi un po’ all’evaporazione della mistura di colori che mi serve per avere una sedimentazione dei materiali. Lavoro su carta che ha bisogno di tempo per far sedimentare il colore. Ci sono anche delle ceramiche, più figurative, una serie di ‘fioracci’ a cui sto iniziando a lavorare da poco, una ricerca sulle piante selvatiche e spontanee, le cosiddette ‘erbacce’.
Dipingo da molto tempo, quello che è in mostra oggi è il risultato di molti anni di lavoro. Io faccio delle vere e proprie esplorazioni nella natura e da lì parte la mia ispirazione per dipingere e creare. È come quando cammini in un bosco, man mano metti a fuoco molti dettagli nuovi ed è lo stesso procedimento che cerco di fare tramite il lavoro pittorico.
Il titolo “Affiorante” è stato suggerito da Chiara Guidoni, curatrice della mostra. L’ho trovata molto adatto a questo lavoro: l’idea di un qualcosa che emerge, che affiora è estremamente adatto alle opere in mostra e la vicinanza con la parole fiore richiama l’ elemento naturale.”
Di fronte alle opere di Federica Bartoli ci si sente immersi in dei paesaggi onirici, dai toni delicati e naturali che portano lo spettatore a creare nella propria mente dei viaggi nel proprio sentire e vedere. Alcune opere presentano mischiati al colore dei materiali terrosi, ossidi e minerali, che donano al paesaggio una veste interrotta che attira l’attenzione dell’occhio. “Affiorante” è uno spazio, un luogo da attraversare, una mostra che vuole circondare e abbracciare, far vedere tramonti, pareti rocciose, lagune, immaginari e visioni.