PANICALE – Non per caso nel calendario è impresso il 14 febbraio, il giorno dedicato all’amore, come avvio di un incontro generazionale per tramandare tradizioni e peculiarità attraerso il ciclo di lezioni sull’Ars Panicalensis a connotare la storia straodinaria legata al Museo del Tulle, con il coinvolgimento diretto della scuola primaria di Panicale e in particolare con la IV classe, e la preziosa collaborazione del maestro Paolo Buzzetti. Al centro di tutto, ci sono la storia del Tulle di Panicale e di Anita Belleschi Grifoni.
“Maura Lepri e Anna Buono – si legge nella nota stampa che dà conto di quanto accaduto – hanno sapientemente raccontato la storia legata a questa tradizione suscitando l’entusiasmo e la curiosità dei ragazzini che hanno poi potuto ammirare ed ascoltare il racconto di quanto esposto nel Museo del Tulle, inaugurato nel 2001, che rappresenta ancora oggi le tre epoche del ricamo tipico panicalese. La prima con i pezzi storici, risalenti principalmente al XVII secolo rappresentati dai paramenti sacri delle varie chiese del Paese la cui presunta manifattura è attribuibile alle suore di clausura del Convento Opere Pie San Sebastiano, la seconda è la scuola di Anita Belleschi Grifoni che nel Museo conserva molti pezzi ricamati da lei e dalle sue allieve, di proprietà principalmente della Nipote, Paola Nesci, ma anche foto e attestati di partecipazione e/o di adesione a concorsi e mostre, la terza rappresenta l’epoca attuale. Ed in particolare oggi è esposta anche la bellissima opera La Corda di San Sebastiano donata dalle amiche del macramè di Castelgomberto in provincia di Vicenza, che sancisce anche l’amicizia tra le due città e i due musei. Ai ragazzi – prosegue la nota stampa – è stata regalata una pubblicazione realizzata dal Gal Trasimeno-Orvietano dal titolo ‘L’AGO BALLERINO’ un racconto illustrato su Anita Belleschi Grifoni e l’Ars Panicalensis, scritto da Maura Lepri e Marco Pareti e illustrata da Lucia Perucconi con il suo stile di pittura Naif, che racconta la storia e la tecnica alla portata dei bimbi”.
HANNO DETTO
“Con questa pubblicazione – spiega il direttore del Gal Trasimeno Orvietano Francesca Caproni – vogliamo raccontare una favola che, a differenza di tutte le altre, è realmente accaduta nel secolo scorso e che continua a vivere nella memoria, ma anche nell’attualità dei giorni nostri. Anche a noi grandi piacciono le favole,- continua – soprattutto se accadono realmente. Infatti, ai bambini, questa favola vuole fare conoscere la storia e le tradizioni del nostro territorio nella speranza che a loro, come è successo a noi, gli trasmetta quella passione che li possa far diventare i testimoni del futuro di questa affascinante storia reale che è, l’Ars Panicalensis – Ricamo su Tulle di Panicale”.
Per l’Associazione La Trama di Anita APS – dichiara il referente Marco Mannarelli – questa iniziativa significa cogliere uno dei più ambiziosi obiettivi che ci siamo dati ovvero quello di diffondere e far conoscere a più persone possibili questa arte del ricamo e, soprattutto trasmetterla di generazione in generazione. In questo caso – continua – siamo andati ad animare proprio i più piccoli al fine di stimolare la loro passione per il territorio e le sue tradizioni. Un ringraziamento particolare agli insegnanti e alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Panicale Piegaro e Paciano per averci stimolato a realizzare questa iniziativa che ci auspichiamo il prossimo anno scolastico si estenda a piu plessi e a più classi.
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Le lezioni continueranno tutti i mercoledì pomeriggio fino al 6 marzo prossimo con l’approccio alla tecnica in collaborazione con tutte le ricamatrici dell’Associazione La Trama di Anita APS.