PERUGIA – “Facile fare i negazionisti con i polmoni degli altri”. Così il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) che ricorda di aver portato “oggi in Assemblea legislativa un barattolo di ‘aria di Prisciano’ lasciandolo sui banchi della Giunta. La faccia inorridita dell’assessore Morroni e della presidente Tesei che alla vista del barattolo l’hanno subito fatto gettare nella spazzatura, dimostra quanto questa Giunta tenga alla salute dei cittadini”.
“Non ci bastano – spiega De Luca – le risposte negazioniste sul tema ambientale di questa Giunta secondo cui tutto questo sarebbe colpa dei caminetti e delle carni cotte alla brace. Così oggi abbiamo portato l’aria che respirano tanti ternani. Quello strato di colore grigiastro che ricopre le foglie sugli alberi o sui tetti delle case, sulle macchine che vengono costantemente ricoperte, sulle strade e sui lastricati di porfido nero che diventano bianchi. Abbiamo mostrato alla presidente Tesei come, grattando questo strato, la polvere che ne esce si attacca a una comune calamita. Abbiamo fatto questo esperimento per mostrare come ciò che la maggioranza nel Piano regionale della qualità dell’aria afferma essere il prodotto di caminetti, stufe e carni cotte alla brace, sia in realtà una polvere metallica”.
“A Prisciano – prosegue De Luca – per il secondo anno consecutivo, e per 5 anni su 7 da quando è iniziato il monitoraggio, i valori di concentrazione di nichel nell’aria sono stati al di sopra dei limiti di legge. E i valori di Prisciano non sono i peggiori. Lo studio scientifico svolto dal dipartimento di chimica dell’Università La Sapienza ha evidenziato valori simili di media a Borgo Bovio, a via Carrara e addirittura più alte in pieno centro città. Ci siamo permessi di portare questo piccolo omaggio alla presidente Tesei innanzitutto perchè ci sembrava il minimo restituire una piccola parte di queste polveri. E perché almeno ogni giorno si possa ricordare di ciò che respirano quotidianamente i ternani. Le polveri sono la normalità, lo stesso stanno diventando i roghi nelle aziende che trattano rifiuti. Non sono sono ‘cose che possono succedere’ come ha detto l’assessore comunale all’ambiente che ha scaricato la colpa su ‘chi c’era prima’, dimenticando di dire come quelle stesse autorizzazioni sono state concesse nel 2019 proprio dall’amministrazione da lei stessa rappresentata”.
“È ora – conclude De Luca – che la Giunta regionale si occupi seriamente della questione ambientale ternana. Queste stesse polveri che abbiamo ribattezzato ‘aria di Prisciano’ sono la quotidiana condanna di migliaia di cittadini dell’Umbria del sud, insieme a metalli e puzza di plastica bruciata. In questi casi la legge dice che bisogna intervenire con un piano e attuare misure per riportare i livelli nella norma. Era il 2019 quando questa Giunta disse che la parola d’ordine era ‘stop polveri nel 2021’. Promesse rimaste tali, così come studi e approfondimenti mai portati a termine. Abbiamo tutto nei polmoni e dai polmoni nella carne, un disastro ambientale di fronte al quale non ci si può più nascondere”.