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L'amore di Arrighetto per Lena contenuto in una "Aquila d'oro": teatro delle ombre alla Galleria nazionale dell'Umbria

PERUGIA – Il centro di produzione Tieffeu-teatro di Figura umbro ha organizzato in collaborazione con la Galleria nazionale dell’Umbria un ciclo di otto spettacoli, a cominciare dal 16 novembre con cadenza settimanale, dal titolo “L’aquila d’oro”, un raffinato ed elegante Teatro delle Ombre, che trae ispirazione dalla novella “L’Aquila d’oro“, una delle storie effigiate nei pregiati cassoni esposti a “L’autunno del Medioevo in Umbria. Cofani nuziali in gesso dorato e una bottega perugina dimenticata” presso la Galleria Nazionale dell’Umbria.
La pièce teatrale della durata di circa 30 minuti seguirà la visita alla mostra, raccontando la novella con sequenze intercalate dalla presenza di un narratore.
Sono previsti due spettacoli al giorno, il sabato o la domenica , il primo ore 16.30, il secondo ore 17.30.
Il prologo, introdurrà lo spettacolo, parlando di questa usanza tipica delle ricche famiglie rinascimentali di commissionare cassoni o cofani nuziali, dove le spose deponevano le proprie vesti e oggetti preziosi. I “cofani nuziali” riccamente decorati con in gesso dorato dovevano colpire anche per la straordinaria ricchezza delle loro figurazioni. I temi raffigurati spaziano dai semplici motivi animali o vegetali, ripetuti talvolta in modo seriale, a delle vere e proprie narrazioni: cortei e feste nuziali, ma anche episodi tratti dalla mitologia e dalla storia greca e romana, dalla Bibbia, dai romanzi medievali, scelti perlopiù tra quanti meglio richiamavano le virtù tipiche della vita matrimoniale e ne condannavano i vizi.
Una di queste scene figurate racconta la novella dell’Aquila d’oro.
Il principe Arrighetto, figlio dell’imperatore d’Alemagna, sentendo descrivere l’eccezionale bellezza e le grandi virtù di Lena, figlia del re d’Aragona, se ne innamora perdutamente. A causa della cieca gelosia del re, che aveva rifiutato tutte le proposte di matrimonio ricevute dalla giovane, Arrighetto escogita quindi uno stratagemma: fa costruire da un valente orafo una meravigliosa aquila d’oro, grande come un uomo. Lena, scorgendo il prezioso oggetto da una finestra, prega il padre di fargliene dono. Arrighetto si nasconde allora all’interno dell’aquila, portando con sé solo dei confetti magici, in grado di nutrirlo per giorni. Il rapace viene dunque posto nella camera di Lena e Arrighetto, nottetempo, può uscire dal nascondiglio per dichiarare i suoi sentimenti alla fanciulla… Le vicende dei due innamorati saranno quindi raccontate attraverso le suggestioni e le atmosfere che solo il teatro riesce a rendere con la spettacolarità e la magia che lo contraddistingue.
Lo spettacolo è in programma per il 16,23, 30 novembre e il 7, 15, 22 e 29 dicembre. Ultimo spettacolo il 5 gennaio.
L’evento gratuito è riservato ai visitatori del Museo con tariffa ordinaria, su prenotazione al numero 0755721009

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