L’addio a Giorgio Ferrara, dall’Umbria primi segnali di riconoscenza

30/08/2020 63 Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Piazza Duomo, Concerto Finale, nella foto Giorgio Ferrara

SPOLETO – Nell’articolo di ieri su vivoumbria.it auspicavamo che arrivassero segnali da Spoleto e oltre riguardo la scomparsa del maestro Giorgio Ferrara in segno di riconoscenza per quanto fatto, grazie alla sua direzione, per il Festival di Spoleto per 13 anni, dal 2008 al 2020. Nel corso del Due Mondi sapremo se e cosa Monique Veaute e i suoi collaboratori intenderanno  fare. Già ieri sera in un post su Facebook del Due Mondi abbbiamo letto: “Con profondo dolore ci stringiamo attorno ad Adriana Asti e alla famiglia di Giorgio Ferrara, che si è spento all’età di 76 anni. Tra i maggiori registi italiani, Ferrara ha diretto il Festival per tredici edizioni, dal 2008 al 2020, animato dalla passione e dalla volontà di diffondere bellezza e conoscenza. Grazie Giorgio”.

Stamani nelle pagine del sito, l’ulteriore messaggio a firma di Monique Veaute, direttrice artistica del Due Mondi subentrata a lui nel 2021: “L’affetto dei collaboratori, delle maestranze e di tutta la città di Spoleto testimonia la sua capacità di Giorgio Ferrara di aver saputo entrare in contatto con i luoghi e con le persone. Il segno di Ferrara nella storia del Festival passa attraverso gli artisti di rilevanza mondiale che ha saputo portare a Spoleto edizione dopo edizione alla sua grande conoscenza del Teatro si deve la presenza di nomi come Luca Ronconi e Robert Wilson così come significative sono state le sue regie da Amelia al ballo di Gian Carlo Menotti a Gogo no eiko di Hanz Werner Henze, dal Giro di vite di Benjanim Britten alla trilogia di Mozart (Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni). Sotto la direzione di Giorgio Ferrara hanno calcato le scene spoletine artisti come Eleonora Abbagnato, Mikhail Barishnikov, Roberto Bolle, Peter Brook, Andrea Camilleri, Romeo Castellucci, Lucinda Childs, James Conlon, Marion Cotillard, William Dafoe, Emma Dante, Gérard Depardieu, John Malkovich, Riccardo Muti, Charlotte Rampling, Tim Robbins, Isabella Rossellini, Giancarlo Sepe, Roberto Saviano, Franca Valeri e molti altri ancora. Il mondo della cultura e del teatro italiano perde una delle voci più significative degli ultimi anni”.

Riconoscenza è arrivata dall’assessore regionale alla Cultura, Paola Agabiti: “Cordoglio per la scomparsa di Giorgio Ferrara. Per anni ha legato il suo nome al Festival di Spoleto, uno degli eventi più rappresentativi dell’Umbria a livello mondiale. E lo ha fatto in quella che è stata riconosciuta da tutti come la stagione del rilancio. Per l’Italia del cinema e del teatro una perdita dolorosa, per l’Umbria un momento di cordoglio particolarmente sentito nel ricordo di un professionista che tanto ha dato alla nostra regione sul versante della crescita culturale”.

Stamani un segnale confortante arriva anche dal sindaco di Spoleto Andrea Sisti che è pur sempre presidente della Fondazione Festival del Due Mondi:  “L’estro, la maestria, la dinamica pacatezza di Giorgio Ferrara saranno per sempre una parte importante della storia del Festival dei Due Mondi. A Spoleto nessuno dimenticherà mai la straordinaria capacità con cui è riuscito, da subito, a dare nuova linfa ad una delle più longeve e brillanti manifestazioni del palcoscenico culturale nazionale e internazionale. Le intuizioni, il coinvolgimento di grandi artisti internazionali, le proposte innovative che hanno determinato anche un percorso evolutivo del Festival dei Due Mondi, sono il patrimonio inestimabile di conoscenza e di visione che Giorgio Ferrara ci lascia. Alla moglie Adriana Asti, al fratello Giuliano Ferrara e alla famiglia tutta giungano le nostre più sentite condoglianze”.

Cordoglio è stato espresso anche dal Presidente del Consiglio comunale, Marco Trippetti:“Oggi il dolore della scomparsa si lega alla bellezza di aver potuto conoscere e vivere un uomo di questa caratura, perché Giorgio Ferrara non ha solo tracciato un percorso culturale e artistico importante e, a volte, inedito per un Festival come il Due Mondi, ma nel farlo ha anche dimostrato determinazione, coraggio e capacità di innovare, riuscendo a sperimentare e a tenera viva la tradizione, elementi che hanno dato una nuova prospettiva al Festival. Con Ferrara perdiamo un uomo di cultura e di teatro straordinario”.

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Al di là delle istituzioni, ovviamente bene accette tutte e comunque, chiunque e a qualunque titolo voglia esprimere il suo ricordo, può scriverci e noi lo pubblicheremo volentieri.

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