PERUGIA – The Spiritual Way è il terzo capitolo del progetto Oreb di Dimitri Grechi Espinoza, in uscita il 20 Marzo (al momento soltanto in digitale) per Ponderosa Music Records.
Oreb è un altro nome per indicare il monte Sinai, teatro dell’incontro di Mosè con Dio, nome scelto per sottolineare il desiderio dell’artista di riportare con questo progetto, che ha avuto inizio nel 2014, la musica alla funzione primigenia di dialogo con il sacro.
Il disco è stato registrato nel Battistero di Pisa in sassofono solo e riverbero naturale senza compressioni per non alterare il suono e le dinamiche naturali sviluppate dall’edificio, ed è frutto dello studio che l’artista sta portando avanti da molti anni sul rapporto fra suono e spazio-sonoro e sul suo significato spirituale.
Le note profonde e dilatate di The Spiritual Way risuonano di suggestioni che rimandano al duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman.
In questo terzo album Dimitri affronta il tema delle virtù spirituali, ritenendo importante riproporlo in tempi come questi, apparentemente così poco spirituali. Attraverso la sua musica, ha cercato di dare eco e risonanza a uno scritto della tradizione cinese che delinea un percorso di ascesi interiore e ne esprime sinteticamente i principi chiave.
“Per sviluppare le virtù naturali un uomo lavora prima di tutto a perfezionare se stesso. Per perfezionare se stesso, prima di tutto regola i battiti del proprio cuore.
Per regolare i battiti del cuore regola il respiro, per regolare il respiro concentra la mente. Per concentrare la mente rende perfetta la volontà, sviluppando il più possibile le conoscenze. Le conoscenze si sviluppano penetrando l’essenza delle cose. Penetrata l’essenza delle cose la conoscenza raggiunge il suo grado più elevato. Quando la conoscenza è arrivata al suo grado più elevato, la volontà diventa perfetta.
Perfetta la volontà la mente diviene stabile. La mente stabile calma il respiro così che anche i battiti del cuore diventano regolari. Regolati i battiti del cuore l’uomo è privo di difetti.
L’uomo privo di difetti è in equilibrio e opera con equanimità, compassione, giustizia e rettitudine nel Mondo.”
Dimitri Grechi Espinoza è nato a Mosca nel 1965. Ha frequentato il Jazz Mobile di New York e completato i corsi di alta qualificazione professionale presso Siena jazz con P. Tonolo. Nel 2000 ha fondato il gruppo di ricerca musicale Dinamitri Jazz Folklore che nel 2014 ha ottenuto il 2 posto nella classifica della rivista Musica Jazz come miglior gruppo italiano. Nell’agosto del 2001 è stato invitato a suonare al festival Panafricano a Brazzaville (Congo). Dal marzo 2002 al 2003 ha collaborato con Goma Parfait Ludovic, direttore della compagnia congolese Yela wa, nell’ambito della ricerca sulla tradizione della musica di guarigione africana con seminari e spettacoli. Dal 2004 svolge la sua attività principalmente in due direzioni: l’applicazione dei risultati delle ricerche nelle culture tradizionali alla musica del gruppo Dinamitri Jazz Folklore e al concerto in solo “Oreb” e all’attività didattica. Dal 2012 al 2014 è stato direttore musicale del progetto europeo “Azalai-carovana nomade”.