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La versione della Turandot per bambini di Massimiliano Burini in scena a La Scala di Milano

PERUGIA – Complimenti. E Massimiliano Burini se li merita tutti e da tempo. Certo è che stavolta per il regista perugino è arrivato un riconoscimento di assoluto spessore: la sua versione della Turandot di Giacomo Puccini, “Turandot cuore di ghiaccio”, verrà rappresentata sul palcoscenico più prestigioso, quello de La Scala di Milano, il 28 e 30 dicembre.

Massimiliano Burini

La versione è adattata per un pubblico di bambini, si tratta di uno spettacolo musicale con cantante, pianista e due attori con musiche a cura di Anna Pedrazzini. La Turandot, nella versione di Burini, vedrà in scena Claudia Belluomini nei panni della protagonista, Ludovico Rohl (Calaf), Adele Cammarata (Liù). La pianista è Gaia Luce Gervasini.

LO SPETTACOLO

“In una scena eterea . si legge nella presentazione dello spettacolo –  racchiusa in un’illuminazione leggera e delicata, appare un giardino di peschi spogli. Tre personaggi dietro alle loro maschere e ai loro movimenti stilizzati, come antiche ombre appaiono sulla scena, tra i petali. Ping, Pong, Pang, i tre consiglieri della principessa raccontano tra ombre, maschere, canti e danze, l’incredibile storia della principessa Turandot e di come il suo cuore e tutto il regno potrebbero tornare a splendere e ad amare se qualcuno di grande coraggio riuscisse a rompere l’incantesimo che l’ha resa la principessa di ghiaccio”.

HANNO DETTO

E, al di là dei nostri complimenti comunque davvero sentiti, certamente meritano di essere riferiti quelli istituzionali. In questo caso della sindaca Vittoria Ferdinandi: “A nome di tutta l’amministrazione comunale rivolgiamo le nostre più sentite congratulazioni a Massimiliano Burini per questo straordinario risultato che attesta, una volta di più, il grande lavoro svolto dall’artista perugino. Approdare alla Scala di Milano, tempio della cultura musicale e operistica italiana, è la consacrazione del brillante talento e delle capacità di Burini e ciò ci riempie, come comunità, di orgoglio. Questa è la conferma che Perugia è una fucina di talenti e che la nostra città è ancora oggi in grado di esprimere artisti di fama nazionale ed internazionale”.

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