La tela delI’Immacolata e la Croce Astile nella chiesa di San Gregorio meraviglie di Atri di Cascia

CASCIA – Siamo tornati ad Atri di Cascia e, sempre presso la chiesa di San Gregorio, che di curiosita artistiche e devozionale ne e’ ricolma.

Chiesa di San Gregorio, Atri di Cascia

Dopo la terracotta policroma raffigurante la Madonna col Bambino del XV secolo, l’occhio ci cade su una tela realizzata da un pittore abbruzzese: Ortensio Bruni sconosciuto anche nel suo paese di origine, ossia Nereto. La tela che proponiamo alla attenzione dei nostri lettori e’ quella che raffigura l’Immacolata.

Chiesa di San Gregorio, Atri di Cascia, tele dell’Immacolata dipinta da Ortensio Bruni

Particolare  molto singolare per l’ insieme delle raffigurazioni proposte dai committenti al pittore esecutore.  Al centro la Madonna poggia i piedi nudi sulla falce di luna mentre insidia il demonio effigiato come un drago pestifero. Ai suoi lati, inginocchiati i Santi Francesco e Giacomo, mentre, al centro, in primo piano, uno stemma araldico  e la committenza. In alto l’Onnipotente benedicente; queste due figure sono isolate dal conteso da una cornice di nuvole, mentre la parte di contorno dell’ Onnipotente e’ abbellita da teste cherubiche. Completa il dipinto, a destra e sinistra, i simboli Mariani ripresi della Litanie Lauretane come, ad esempio: Turris Eburnea, Speculum Justitiae, Mater Purissima, Domus Aurea, Porta Caeli,  Ianua Caeli, Federis Arca, Rosa Mistica, Turris  Davidica ecc. simboli specificati da scritte,  in basso, in ognuna da un finto cartaio.

L’ artista abruzzese ha voluto raffigurare la Madre di Gesu’ con tutte le sue prerogative, affinché, chi si trovava difronte al dipinto, potesse ammirarne  la grandezza e stimolarne la preghiera. La risoluzione del dipinto sono colori tenui, delicati e plasticità armoniosa dei volumi. Bellissimo il gesto dell’ Onnipotente che, con la mano destra, mostra ai due Santi, la Madre del Figlio. Ma altra singolarità questa chiesa di Atri annovera, ossia la Croce Astile del XVI secolo.

Chiesa di San Gregorio, Croce Astile del XVI secolo

E’ una croce simile a quella da altare, ma, invece di avere una base e’ fissa ad una pasta decorata o dipinta di circa due metri. Usata per le processioni, per le manifestazioni dove e previsto, ancora oggi, un corteo ecclesiastico. Questa di Atri, e’ in lamina dorata e argentata, decorata con diorami a sbalzo.

Particolare della Croce

Alle estremità, quattro figure di Santi e al vertice un’aquila. La Croce, poggia su una elegante sfera dorata, intarsiata e decorata. Un vero pezzo di oreficeria liturgica.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.