PERUGIA – Tutto è iniziato con il romanzo “La vergine e il Grifo” e una segreta e impossibile storia d’amore nella Perugia del 1500 raccontata da Sandra Cordon e la sapiente traduzione che ne fece.
Da allora Lorella Marini ha avviato un rapporto diretto e molto stretto con la scrittura da editare, quella che ti nasce dentro e vuoi disvelare agli altri fino a pubblicare quello che di fatto è stato il suo libro d’esordio: “I viaggi di esse”. Era il 2014.
Poi è stata la volta di “Paranoid Android” dove traspare la sua esperienza pienamente vissuta di insegnate (2019).
Lo scorso anno ecco “Come la neve non fa rumore”. In questo caso è proprio l’immensa problematica legata al bullismo ad essere al centro del suo interesse.
Compagna di classe al liceo Mariotti di Perugia, mi sembra di poter dire che non è tanto la vittoria finale di Casa Sanremo writers che le interessa, quanto il fatto che le sia stata riconosciuta da altri che, evidentemente, di letteratura e narrativa contemporanea si interessano, la bontà del suo lavoro, la profondità dei suoi sentimenti, la capacità di raccontare e di far arrivare la sua narrazione, il suo vissuto, la sua esperienza professionale ed umana che non ha mai disgiunto l’una dall’atra. Il lavoro, ben fatto, di una vita. A confermarlo, del resto, l’attenzione che le ha riservato una commissione di assoluto spessore e presieduta da Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice già presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e del Festival Internazionale del Film di Roma.
Al di là di questo, certo è che essere rientrata tra i 10 finalisti di un concorso così prestigioso, è già di per sé un premio. Di sicuro chi ha avuto l’opportunità di conoscerla, al di là del comprensibile campanilismo umbro-perugino, il 5 febbraio, in concomitanza con la serata finale del Festival vorrebbe che possa essere proprio lei a risultare la vincitrice. Anche perché, elemento non secondario, tanto è profonda la compenetrazione di Lorella Marini con ciò che la circonda e vive, che ha ceduto totalmente le royalties che la vendita del libro frutterà all’associazione Miky Boys ODV che si occupa di prevenire il bullismo nelle scuole.
E allora, forza prof, siamo tutti con te.