PERUGIA – “Lo sviluppo delle cure primarie e dell’integrazione sociosanitaria nelle Aree Interne: Regione Umbria e Regione Marche a confronto”. È questo il titolo dell’iniziativa promossa da Federsanità Anci Umbria e Federsanità Nazionale, in programma l’11 e il 12 aprile 2024 presso la sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, realizzata in collaborazione e con il patrocinio della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Anci Umbria, Anci Marche, Regione Umbria, Comune di Perugia e Regione Marche.
Quattro tavoli di confronto che vedranno alternarsi sul palco oltre 60 relatori, protagonisti dell’evoluzione dei processi organizzativi del comparto sanitario, sociosanitario e delle amministrazioni locali della Regione Umbria e della Regione Marche. Si incontreranno con l’obiettivo di confrontare i bisogni locali, le progettualità e lo sviluppo dei singoli territori.
Tra gli ospiti ci saranno il Ministro della salute Orazio Schillaci; Giovanni Iacono, vicepresidente vicario Federsanità Nazionale; i senatori Francesco Zaffini, presidente X Commissione permanente Affari Sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato della Repubblica, Guido Castelli, commissario straordinario del Governo Riparazione e Ricostruzione Sisma 2026, e la senatrice Elena Leonardi, segreteria della X Commissione.
“Continua il percorso itinerante di Federsanità Nazionale per approfondire attraverso un confronto tra modelli organizzativi regionali le tematiche evolutive dello sviluppo dell’integrazione sociosanitaria nelle Aree Interne”, spiega Giovanni Iacono, vicepresidente vicario di Federsanità Nazionale. “Le criticità e le progettualità afferenti a queste aree, che richiamano nel quadro di interventi del Governo trasversalmente la M5 e M6 e contestualmente il Decreto Sud, possono essere adeguatamente analizzate solo con un confronto attivo tra gli stakeholder interessati dei SSR – prosegue Iacono – che vede nello stesso consesso la partecipazione di managers della sanità, amministratori locali, ordini, federazioni e rappresentanze istituzionali. Gli obiettivi che caratterizzano la mission di Federsanità e la collaborazione con Anci ci consente di essere promotori di un progetto e laboratorio scientifico di concreto sostegno al sistema sanitario nazionale in linea con l’approccio One Health e nell’ottica di affiancare lo sviluppo del modello di assistenza territoriale di prossimità, dell’assistenza domiciliare integrata e della Telemedicina per portare le risposte sempre più vicine ai bisogni di salute ai cittadini”.
“È con grande piacere – afferma Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, tra i protagonisti della tavola rotonda in programma il 12 aprile – che ospitiamo un convegno, di respiro nazionale, per discutere di Sanità. Un appuntamento per confrontare e condividere le proprie esperienze tra due territori confinanti che negli ultimi anni hanno intensificato sempre più i rapporti. Due territori fondamentali per quell’Italia di mezzo che fa da cerniera tra il nord e il sud del nostro Paese. Umbria e Marche condividono caratteristiche simili come la presenza di aree interne in cui è necessario essere in grado di garantire servizi sanitari efficienti. In questo ambito, ad esempio, soluzioni come la Telemedicina e le cure domiciliari diventano elementi facilitanti e fondamentali. In questa due giorni, ospitati nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, le due istituzioni e le loro sanità regionali, alla presenza e con il contributo del Governo rappresentato tra gli altri dal Ministro Schillaci e dal senatore Zaffini, presidente della commissione Sanità, si confronteranno, condivideranno buone pratiche, individueranno e tracceranno strade percorribili. Ringrazio dunque i partecipanti e gli organizzatori per questo importante appuntamento – conclude Tesei – che siamo ben orgogliosi di ospitare in Umbria e che fornirà sicuramente elementi a favore di una sanità sempre più efficiente e vicina a quelle che sono le effettive esigenze dei cittadini”.
“Negli ultimi anni i mutamenti nella domanda di salute legati all’aumento della longevità e la necessità di ridurre l’inappropriatezza, hanno imposto il ridisegno dell’offerta dei servizi sanitari per creare un sistema più efficiente, equo, senza sprechi, vicino alle persone e accessibile da tutti i cittadini, non solo da quelli che vivono nelle città, ma anche dalla popolazione che risiede nelle aree interne”, dichiara Filippo Saltamartini, vicepresidente della Giunta e assessore alla Salute della Regione Marche, che sarà presente in due tavoli di confronto. “In questa cornice – prosegue – il ruolo dell’ospedale è stato ridefinito come punto di risposta a situazioni acute e complesse che richiedono un elevato livello tecnologico, e si stanno adottando nuovi modelli di welfare con l’obiettivo di potenziare la medicina territoriale nelle aree interne della regione, dove si concentra maggiormente la popolazione anziana, che necessita di una rete di assistenza capillare ed efficiente in grado di fornire risposte a cronicità e fragilità. Il nostro entroterra, nonostante sia ricco di un diffuso patrimonio storico-culturale e di antiche tradizioni artigianali, è stato trascurato per decenni dalle politiche adottate dai precedenti governi regionali – continua – politiche che hanno lasciato questi territori isolati e li hanno ‘spogliati’ di servizi sanitari per perseguire la logica degli ospedali unici, che si è poi rivelata altamente fallimentare. La chiusura dei piccoli ospedali, messa in campo delle giunte precedenti, non si è accompagnata a un’organizzazione dell’offerta sociosanitaria territoriale adeguata a farsi carico dei bisogni di salute delle comunità ed è proprio su questo fronte che stiamo concentrando il nostro impegno politico e gli investimenti PNRR, per costruire una rete di servizi sanitari di prossimità, con ospedali e case della comunità, che possano raggiungere la popolazione delle aree interne. Il reclutamento di personale sanitario in queste zone periferiche avviene spesso con difficoltà, per questo abbiamo introdotto misure incentivanti l’insediamento di ambulatori di Medici di Medicina Generale e di Pediatri di Libera Scelta, inoltre, per superare la carenza di personale abbiamo innalzato il numero delle borse di studio per la formazione di medici e specialisti, e stretto accordi con numerose Facoltà Universitarie per coprire le specializzazioni carenti. Primi in Italia, stiamo attivando sul territorio i Punti Salute, un modello innovativo di assistenza sanitaria, fondato sulla telemedicina, con cui da un lato riusciamo ad ottimizzare il personale a disposizione e dall’altro riusciamo a raggiungere anche i cittadini delle aree più remote della regione: si tratta di ambulatori dove vengono eseguiti esami strumentali, i cui esiti vengono telerefertati. In aggiunta, stiamo attivando reti di teleconsulto diagnostico specialistico e di tele visita, che dagli ospedali arrivano fino al domicilio del paziente e, primi nel Paese, stiamo sperimentando l’intero protocollo della farmacia dei servizi, per assicurare una sanità sempre più vicina alle persone”.