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La protesta di E come Eresia: "Il Primo Maggio gli artisti devono incrociare le braccia e restare in silenzio"

Credo che il teatro abbia bisogno di eresia, di conoscenza, di sacralità, di protezione, di competenza, di mancanza di semplificazione, di silenzio, di anti-spettacolarità, di amore”
In questa intervista di tre anni fa, era l’agosto del 2017 pubblicata nel sito del Festival Internazionale di Commedia dell’Arte, Francesca Della Monica definiva ciò che per lei è il teatro. Ora indica la strada per cercare di salvarlo, salvaguardandone contenuti e lavoro che dà, assieme a tutte le altre espressioni artistiche proprio in occasione del Primo Maggio. Nell’intervista compare un sostantivo che in realtà è un concetto e che ha dato il nome al Gruppo che ha fondato: E come Eresia, appunto.
Sarebbe opportuno – dice Francesca Della Monica che i sindacati, gli organizzatori, e soprattutto agli artisti invitati dai sindacati alla festa del 1° Maggio incrociassero le braccia. Il silenzio è l’unico grido solidale con gli artisti che non possono ‘lavorare’ che sono tantissimi, numeri da capogiro”.
La domanda che aleggia all’interno del Gruppo è: “A cosa possano servire esibizioni da riporto alla Festa Nazionale del Lavoro, in una Repubblica fondata sul lavoro, quando per il dopo Covid ciò che si prospetta è l’annullamento dell’humus culturale di questo illustrissimo paese: gli artisti. L’agire autonomo e responsabile delle persone competenti conferisce al concetto di competenza un significato non solo cognitivo, pratico, meta cognitivo, ma anche e soprattutto etico. E come ERESIA: la rivoluzione siamo noi?”.
E come Eresia  si è inoltre reso promotore  di una iniziativa di protesa collettiva, lanciata lo scorso 27 aprile e che si concluderà il 4 maggio, che si chiama ATLANTE ESPRESSO: gli artisti stanno inviando una lettera bianca al ministero dei Beni Culturali per chiedere “risposte e soprattutto di attivare vere competenze sul territorio nazionale, rivoluzionando un sistema gestito da chi ha sostituito l’arte e l’evoluzione spirituale di un paese con la demagogia e la burocrazia”.
Questo l’indirizzo per saperne di più : https://ecomeeresia.wordpress.com/
Chi è Francesca Della Monica
Francesca Della Monica è una delle voci più originali nel panorama della musica sperimentale italiana. Ha compiuto i suoi studi nella classe di Musica da Camera per Cantanti di Liliana Poli al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, diplomandosi poi in Canto al Conservatorio “Girolamo Frescobaldi ” di Ferrara. Fin dall’inizio della sua carriera si è dedicata alla musica del Novecento storico e contemporaneo, privilegiando le esperienze d’avanguardia. Il suo interesse per questo repertorio l’ha portata a incontrare e a collaborare con musicisti come Sylvano Bussotti, John Cage, Giancarlo Cardini, Aldo Clementi, Marco Betta, Armando Gentilucci, Roberto Fabbriciani, Daniele Lombardi, Paolo Castaldi, Giuseppe Chari, Pietro Grossi, Vittorio Fellegara, Francesco La Licata, Andrea Nicoli, Riccardo Vaglini, e a partecipare a numerose rassegne di musica contemporanea in Italia e all’estero. Ha lavorato come compositrice delle partiture vocali e come preparatrice vocale con registi quali Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Dario Fo, Mauro Avogadro, Giancarlo Cauteruccio, Roberto Bacci, Sandro Garzella, Gianfranco Pedulla, Maguy Marin, Virgilio Sieni, Massimo Verdastro, Paolo Rosa, Lindsay Kemp. Ha inciso per l’etichetta “Materiali Sonori” due CD dedicati a musiche di John Cage, uno dei quali presenta la registrazione dal vivo del concerto tenuto a Firenze nel 1992 in presenza dell’autore. Collabora con la compagnie brasiliane Grupo Galpao, Clowns de Shakespeare, Banda Mirim, Companhia do Tijolo, Fofos enchenam e con cantanti come Marina Lima, Laila Garin, Paula Santoro. Negli ultimi anni va conducendo assieme al prof. Ernani Maletta dell’Università Federale del Minas Gerais, Università federale de Sao Joao del Rei , Unicampi di Campinas e Unespi de Sao Paulo una ricerca originale sulla vocalità nella dimensione teatrale. Nel 2017 ha fondato con l’attore e drammaturgo Maurizio Donadoni e con il musicista e pedagogo italo-brasiliano Ernani Maletta l”Associazione APERTA .
 

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