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La proposta: cittadinanza onoraria per i minori stranieri residenti

PERUGIA – Lucia Maddoli, consigliera di Idee Persone Perugia. “Questa richiesta riguarda centinaia di migliaia di bambini e ragazzi che vivono nella nostra città. E’ ingiusto lasciare che questi ragazzi vivano da stranieri in una terra che è di fatto anche la loro. Occorre riaprire quanto prima il dibattito sul tema della cittadinanza e la vicenda Suarez ci ha dato occasione di farlo”

Un gesto dal forte valore simbolico, per restituire alle giovani generazioni la fiducia nelle istituzioni e il senso di appartenenza alla comunità cittadina, e far tornare Perugia ad essere faro di multiculturalismo, inclusione e diffusione della cultura italiana nel mondo. Verrà illustrato in consiglio comunale martedì 2 marzo, dalla consigliere di Idee Persone Perugia Lucia Maddoli, l’ordine del giorno sul “Conferimento della cittadinanza onoraria ai minori stranieri residenti a Perugia”, sostenuto dai gruppi di opposizione Idee Persone Perugia, Partito Democratico e Rete Civica Giuliano Giubilei. “La recente vicenda Suarez – sottolinea Maddoli – ha provocato un risentimento in tanti ragazzi stranieri di seconda generazione, nati in Italia o qui arrivati in tenera età, italiani di fatto che parlano un perfetto italiano con l’accento della città in cui vivono. La notizia di presunti favori per l’acquisto della cittadinanza italiana ha accresciuto in molti di loro un senso di sfiducia verso le Istituzioni, viste le anacronistiche difficoltà normative che devono invece affrontare nel loro percorso di vita. È importante che la città di Perugia si attivi per ripristinare tale senso di fiducia e di appartenenza alla comunità”.

L’idea è quella di una cerimonia – compatibilmente con le regole di sicurezza sanitaria legate al Covid – per coinvolgere alcuni ragazzi/e e bambini/e in rappresentanza di tutti i minori stranieri residenti a Perugia, con la contestuale consegna da parte del Sindaco di una copia della Costituzione italiana. Un’iniziativa fortemente simbolica, attraverso la quale chiedere anche un rinnovato impegno dei Deputati e Senatori eletti in Umbria a farsi portatori, in sede parlamentare, delle istanze dei minori stranieri di seconda generazione, riaprendo il dibattito legislativo sulla riforma della legge sulla cittadinanza in direzione del cosiddetto “jus culturae”. La normativa tuttora in vigore, la 91/1992, prevede infatti un’unica modalità di acquisizione chiamata ius sanguinis (“diritto di sangue”), secondo la quale un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano, e prevede inoltre che chi nasce in Italia da genitori stranieri deve attendere il compimento della maggiore età per richiedere la cittadinanza italiana. Tale normativa non risponde alle esigenze degli stranieri di seconda generazione, in primis perché esclude per diversi anni dalla cittadinanza e dai suoi benefici decine di migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia.

 

Nella foto Lucia Maddoli (ph. Marco Giugliarelli)

 

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