La Premiata Forneria Marconi al Berta Music Festival di Sansepolcro

Ieri sera, 26 agosto, al Berta Music Festival di Sansepolcro la Premiata Forneria Marconi.

Il gruppo sta portando in giro il tour “1972-2023 Da “Storia di un Minuto” a “Ho sognato Pecore Elettriche abbracciando la poesia di Fabrizio De André“.

La locandina dell’evento

Ma la data del 26 agosto (esattamente 50 anni fa, nel 1973) è legata un anniversario molto particolare; all’epoca la band era in tour in Inghilterra – al Festival di Reading – e salì sul palco nel tardo pomeriggio prima che molti artisti – tra cui gli headliner Genesis – potessero farlo.

Invitati ad accelerare le operazioni ed a porre fine all’esibizione si videro togliere la corrente ed il concerto terminò nel bel mezzo dell’esecuzione de La carrozza di Hans.

E 50 anni dopo, nella stessa data – che forse non porta benissimo – Pfm si è presentata, in una gremita Piazza Berta, senza l’apporto di uno dei pilastri della formazione, il bassista Patrick Djivas, con il gruppo dal 1973, dopo aver realizzato il seminale album Arbeit macht frei con gli Area.

Per il musicista francese una lussazione alla spalla sinistra che gli ha già impedito di saltare alcune date e lo terrà fuori gioco ancora per un po’.

Ma torniamo a ieri sera; l’estensore di queste righe non assisteva ad un concerto della band dal 2019 – quindi dall’Anniversary Tour PFM canta De Andrè – del quale aveva assaporato diverse date a partire dalla n. 0 zero in quel di Salsomaggiore.

Da allora molte cose sono accadute; dopo al fine del tour arrivò la pandemia, la pubblicazione de Il concerto ritrovato: https://www.vivoumbria.it/il-concerto-ritrovato-de-andre-pfm-lirresistibile-voglia-di-rivivere-e-riascoltare/ con De Andrè (al cinema ed in formato fisco, dvd e cd della colonna sonora)-

Poi il nuovo album nel 2021 – Ho sognato pecore elettriche: https://www.vivoumbria.it/i-sogni-elettrici-della-premiata-forneria-marconi/ – ed infine poche settimane fa il rilascio del live The Event – Live in Lugano, di cui s’ è parlato: https://www.vivoumbria.it/esce-oggi-il-nuovo-disco-di-pfm-the-event-live-in-lugano/ – con la partecipazione straordinaria alla chitarra di Matteo Mancuso – che dovrebbe aver inaugurato una serie di pubblicazioni dal vivo.

Ed eccoci al racconto della serata: guidata da Franz Di Cioccio, sono circa le 21:45 quando la band sale sul palco ed attacca con tre brani dall’ultimo disco di studio (Mondi sommersi, Il respiro del tempo e Transumanza jam); il primo ed il terzo sono strumentali e mettono in risalto le capacità della band mentre il secondo è un grido d’allarme verso i problemi causati dal cambiamento climatico.

Ma è ovvio che si vuole ascoltare il repertorio storico ed allora in sequenza Impressioni di settembre, Il Banchetto e Dolcissima Maria (cantata in parte da Luca Zabbini, che ha sostituito Djivas al basso); a tutti gli effetti ormai un membro della “famiglia”, che ha contribuito alla stesura di alcuni brani dall’ultimo disco in studio e leader della band che ha fatto da supporto (Barock Project) fino a poco tempo fa.

Rimanendo nel filone storico ecco La carrozza di Hans ed il brano strumentale da Stati di immaginazione (La terra dell’acqua), con Marco Sfogli alla chitarra davvero notevole.

La dedica a Stratos (Maestro della voce) e si entra nella parte finale del concerto con Romeo e Giulietta (La danza dei cavalieri) dall’album di un decennio fa PFM In Classic e Mr 9 ill 5, seguita da Violin jam e dall’Ouverture di William Tell, per terminare con Celebration (eseguita come agli esordi con il ritornello di Impressioni settembre che chiude il brano).

Grande successo, non sono ancora passati 90 minuti, e dopo due chiacchiere con il pubblico Di Cioccio annunzia due bis (i classicissimi dal repertorio con De Andrè: Volta la carta ed Il pescatore).

Cosa rimane alla fine: un grande concerto dal punto di vista strettamente musicale senza dubbio, le emozioni suscitate sono come attenuate; sarà perché chi scrive ha seguito decine di concerti del gruppo e manca l’effetto sorpresa, però resta un retrogusto dolceamaro.

Un in bocca al lupo a Patrick che si riprenda al meglio e chissà che la prossima volta non ci sia la possibilità di smentirsi.

Setlist: Mondi sommersi; Il respiro del tempo; Transumanza jam; Impressioni di settembre; Il banchetto; Dolcissima Maria; La carrozza di Hans; La terra dell’acqua; Maestro della voce; Romeo e Giulietta; Mr 9 till 5; Violin jam / William Tell; Celebration (including Impressioni di settembre riff) / Bis: Volta la carta; Il pescatore

I musicisti: Franz Di Cioccio, batteria e voce; Alessandro Scaglione, tastiere; Marco Sfogli, chitarre; Eugenio Mori, batteria; Alessandro Bonetti, violino; Luca Zabbini, basso e voce

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.