TERNI – La big band marchigiana Colours Jazz Orchestra ha incantato il teatro Secci con l’omaggio a Charles Mingus (1922-1979) nel centenario dalla nascita. Mingus, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi musicisti della storia del jazz, ha vissuto nel segno della genialità musicale da un lato, dell’impegno civile contro il razzismo dall’altro. Una vita tormentata che ha dovuto fronteggiare le aperte ostilità della società americana dell’epoca e che per contro, ha saputo creare alcuni dei brani jazz più indelebili.
L’orchestra diretta dal Maestro Massimo Morganti ha eseguito nove pezzi riarrangiati da altrettanti musicisti italiani dando vita a un interessantissimo progetto multi disciplinare. Insieme alla musica infatti, è stata proiettata la biografia a fumetti del grande musicista, opera del grafico Pasquale Todisco (in arte Squaz) e della penna del giornalista Flavio Massarutto. Ne è scaturito un connubio originale che ha esplorato le numerose interconnessioni tra le sonorità jazz e l’espressione visiva.
Ogni brano è stato introdotto dal Maestro Morganti che raccontato vita e aneddoti su Mingus, alcuni molto vicini alla leggenda – come la moria delle 56 balene il giorno stesso della sua morte avvenuta a 56 anni – ma si sa, per i grandi è spesso così. Il palco del Secci colmo di musicisti, ha risuonato di tutta l’energia di questa big band che non si è mai risparmiata e che con energia ha riproposto le opere di Mingus mentre sullo sfondo scorrevano le immagini della sua vita. Il risultato è stato molto suggestivo: uno spettacolo totale che ha fornito una pluralità di stimoli, godibilissimo e entusiasmante.
Mingus per una sera è tornato a vivere, attraverso la sua arte declinata su più versanti, dove hanno trovato spazio musicisti di indubbio talento. Un progetto così intenso che, ha ricordato Morganti, è stato realizzato in soli dieci giorni e che ha restituito tutta la forza, la passione e la straordinarietà di Mingus.
Il progetto, promosso dalla IMF Foundation e sostenuto dal Ministero della Cultura, è stato realizzato in collaborazione con i Dipartimenti jazz dei Conservatori di Roma, Matera, Bologna, l’Associazione Visioninmusica e Fondazione Musica per Roma. L’evento era il penultimo appuntamento del cartellone di Visioninmusica, cui seguirà il 10 dicembre l’ormai tradizionale concerto di Natale quest’anno con Karima. Il 5 dicembre sarà annunciata la nuova stagione che, preannuncia Silvia Alunni, riserverà molte sorprese e come sempre, nomi di spessore.