GIANO DELL’UMBRIA – Ottocento cinquanta ettari di terreno costellato da duecentomila alberi d’olivo per una resa di ventottomila quintali di olive dalle quali si estraggono quattromila quintali di olio extravergine di oliva. E’ la fotografia del territorio di Giano dell’Umbria dove dal 1 al 3 novembre si svolgerà la XV edizione de “La Mangiaunta”, tour dei frantoi e no solo. La manifestazione è stata presentata nella sala Falcone Borsellino del Palazzo della Provincia di Piazza Italia, a Perugia, dal sindaco Manuel Petruccioli, affiancato dal vicesindaco e consigliere provinciale Jacopo Barbarito e dall’esperto e docente presso l’Università dei Sapori Giulio Scatolini. Il presidente della Provincia, Luciano Bacchetta nel fare gli onori di casa ha sottolineato come l’Umbria abbia nell’enogastronomia uno dei suoi punti di forza anche sotto il profilo turistico essendo questo settore sempre più sinonimo non solo del buon mangiare e bere, ma anche di territorio, cultura e arte. “Manifestazioni come questa – ha proseguito Bacchetta – rappresentano un valore aggiunto che valorizza proprio questo immenso patrimonio oggi, fortunatamente sempre più in rete”.
Barbarito ha evidenziato la particolarità dell’olio di Giano dell’Umbria che unendo i classici leccino e muraiolo al tipico Monocultivar San Felice rende il prodotto adatto al condimento di ogni tipo di pietanza.
Barbarito ha ringraziato i quattro frantoi grazie ai quali i visitatori potranno conoscere i “segreti di questa antichissima coltura auspicando una sempre più stratta collaborazione tra Giano dell’Umbria e le istituzioni sovra comunali. Il sindaco Petruccioli ha ricordato come, pur tra le difficoltà economiche in cui si dibattono i piccoli Comuni, l’amministrazione comunale abbia voluto organizzare tre giorni ricchi di eventi che avranno come scenografia i luoghi più significativi e di grande valore storico e artistico della cittadina come il Polo museale di San Francesco riaperto al pubblico dopo anni, la celebre abbazia di San Felice e le frazioni del territorio tra cui Montecchio ricca di antiche testimonianze. Sulla simbologia religiosa dell’olio (dal battesimo alla estrema unzione) si è soffermato il professor Scatolini ricordando come il Monocultivar sia stato portato nel territorio dai monaci di San Felice. Una specie di olivo che non attecchisce facilmente in quanto ha bisogno di un microclima favorevole, tanto è vero che la concentrazione di questi olivi è ancora oggi vicina all’abbazia. “La visita al frantoio – ha aggiunto Scatolini – non sarà tanto nel luogo dove avviene la lavorazione delle olive, ma luogo di incontro culturale dal quale attingere gli aspetti di una civiltà millenaria”
A Giano dell’Umbria torna quindi la “Mangiaunta” che si inserisce nell’ambito della 22esima edizione di Frantoi Aperti in Umbria, manifestazione incentrata sull’olio extravergine d’oliva Dop Umbria in programma fino all’8 dicembre coinvolgendo i borghi e i frantoi di tutta la regione.
A Giano ogni giorno, dalle 10 alle 19 ci sarà il Tour dei frantoi con degustazione dell’olio e di altri prodotti tipici del territorio presso i quattro frantoi aderenti all’evento, che partirà da piazza San Francesco con una navetta ogni 30 minuti. Una bottiglia di olio in omaggio a chi completa il tour.
Venerdì 1 novembre, alle 10.30, passeggiata alla scoperta degli “Ulivi millenari di Giano dell’Umbria”, con partenza da piazza San Francesco e degustazione finale al frantoio Speranza. Alle 12, apertura di due mostre fotografiche ospitate nel complesso di San Francesco: “Gli ulivi immortali” di Ernesto De Matteis e “Umbria, non solo un ‘cuore verde’ – Scatti in libertà sulle piccole e grandi bellezze” con fotografie di Marta Leniart, Mauro Bani, Massimo Biondini, Fulvio Mancuso e Fabio Mazzeo. Entrambe le mostre rimarranno aperte e visibili per tutta la durata dell’evento. Alle 14.30, nuova passeggiata alla scoperta degli “Ulivi millenari di Giano dell’Umbria” con degustazione finale al frantoio Filippi. Nel pomeriggio, alle 18.30, Bio Aperitivo al frantoio Moretti Omero, a San Sabino (costo 15 euro).
Sabato 2 novembre, la sala Frà Giordano ospiterà, alle 18, “Alla scoperta degli oli di Giano dell’Umbria”, degustazione guidata a cura di Giulio Scatolini. In serata “DegustiAmo in compagnia”, cena all’hotel Park Montecerreto (costo 20 euro).
Domenica 3 novembre, con partenza alle 9.30, passeggiata guidata con visita all’abbazia romanica di San Felice e, al termine, ristoro offerto dalla pro loco di Bastardo. Alle 13, “Brunch del contadino” con prodotti tipici al castello di Montecchio, a cura della pro loco e, infine, alle 18 Cooking show del noto chef Giorgione (Gambero Rosso Channel) alla sala Frà Giordano del capoluogo, con ingresso gratuito.
Il primo olio di Giano sposa inoltre i migliori prodotti della tradizione locale, abbinati ai vini Doc e Docg delle cantine del territorio. Nei quattro frantoi che partecipano all’iniziativa, infatti, sarà possibile degustare alcune di queste eccellenze. Al frantoio Flamini di Bivio Moscatini “Bruschetta e…sedano nero di Trevi” (ospite l’azienda agricola e vinicola di Andrea Alessandrini); “Bruschetta e…lenticchie” con i vini della cantina Moretti Omero al frantoio azienda agraria Moretti Omero Biologico di San Sabino; “Bruschetta e…legumi” al frantoio Filippi (ospite la cantina Le Cimate e l’azienda agraria Francesca Bartoloni) e “Bruschetta e…ceci, pinzimonio e patè di olive” al frantoio Speranza di Giano dell’Umbria (ospite la cantina Le Cimate e l’azienda agraria Francesca Bartoloni).