PERUGIA – In Umbria fu Leonardo Cenci, nella sua irriducibile lotta al cancro, che adottò la linguaccia irriverente per prendersi beffe di quanti ne predissero la morte con anni di anticipo rispetto a quanto avvenne. Una sorta di rituale scaramantico per trasgredire al suo destino. Un esorcismo contro l’incalzare di una sorte maligna. Che fu diagnostica sette anni prima della sua morte e che prevedeva la sua fine in sei mesi. Furono anni intensissimi in cui Leo dimostrò che la forza della mente e del cuore poteva abbattere ogni ostacolo, sfidando giorno per giorno l’arrivo del momento finale. Le sue linguacce rimangono nella storia. Non esitò alla sua smorfia di sfida alla Maratona di New York che corse per ben due volte, unico nell’impresa di correre il percorso di 42 chilometri che attraversa la grande metropoli con un cancro in atto. Non ebbe scrupoli a mostrare la sua lingua irriverente neanche di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo nominò Cavaliere dell’ordine al Merito. Ma la sua continuava ad essere una battaglia che superava di molto ogni etichetta, ogni protocollo e contro ogni tipo di conformismo continuava a buttare il cuore e tutto se stesso oltre l’ostacolo. Era questo che contava, al di là dei riconoscimenti, al di là del coraggio e della solidarietà: la sua personalissima battaglia contro un evento ineludibile che aleggiava nell’aria di cui si è preso gioco sinché ha potuto, spesso umiliando la stessa morte con imprese che superavano l’umano. Non contento della sua sfida contro ogni ragionevole dubbio, con le sue linguacce, Leonardo riuscì a fondare e a dar vita alla frenetica attività della Avanti Tutta Onlus, l’associazione sempre in prima fila nelle iniziative di solidarietà e di raccolta fondi da destinare ai malati oncologici. Anche gli Oncology day all’ospedale Silvestrini nacquero su sua iniziativa. Il Comune di Perugia lo iscrisse all’albo d’oro nell’ambito delle celebrazioni per il XX giugno e il Coni gli conferì la medaglia d’oro al valore atletico per i suoi meriti nell’ambito sportivo. Leonardo si arrese il 30 gennaio del 2019, aveva 46 anni. Il suo ultimo messaggio fu: “Siate ottimisti e rendete il mondo migliore”. Un messaggio quanto mai attuale, lui che di sfide era esperto ci avrebbe ricordato che una linguaccia può molto contro ogni tipo di minaccia.