La Giornata mondiale delle api: un albero per la loro vita e per il nostro ecosistema

PERUGIA – Sono definite le “sentinelle dell’ambiente” e “custodi della biodiversità”: le api, insetti impollinatori, oggi, rischiano di scomparire, a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Parlare di impollinatori e di api significa , infatti, affrontare temi come la biodiversità, la sicurezza alimentare, l’agricoltura sostenibile e l’agrobiodiversità, e contemporaneamente toccare argomenti quali i cambiamenti climatici, l’inquinamento, ecosistemi e monitoraggio ambientale.

Nella Giornata mondiale delle api, venerdì 20 Maggio, vengono proposte numerose iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di questa specie.

Quasi il 90 per cento delle piante selvatiche con fiore dipende dall’impollinazione animale e l’80 per cento delle piante che producono cibo e prodotti dell’industria richiede l’impollinazione da parte non solo di api domestiche e selvatiche, ma anche di vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Secondo il Wwf, insieme garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35 per cento della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato in oltre 153 miliardi di euro a livello globale e di 22 miliardi di euro nella sola Europa.

Dati che rendono ancor più evidente l’importanza di un’iniziativa come il progetto Bee Safe, che da anni Wwf Italia sta portando avanti per favorire un’agricoltura libera dai pesticidi e l’aumento della superficie agricola coltivata con pratiche ecologiche.

“Un servizio continuo e inarrestabile”, così Luca Ciampelli, presidente dell’Associazione Produttori Apistici Umbri , riferendo alle api, “svolgono questo lavoro da milioni di anni”. Ma le insidie cui sono sottoposte le api sono tante e diverse: “ci sono patologie in aumento dovute a cause esterne; molto incide il cambiamento climatico che determina un danno all’economia, ma anche agli li alveari che rimangono senza scorte. L’inquinamento atmosferico e l’uso di diserbanti in agricoltura non favoriscono la loro vita”. Gli apicoltori chiedono che la “Giornata mondiale delle api sia ogni giorno. Basterebbe che ognuno di noi piantasse un albero!”. Un ruolo strategico lo hanno anche le scuole dove “la nostra associazione informa e forma le giovani generazioni”.

 

 

Apau svolge la sua attività dagli anni ’70 e con i suoi 600 associati contribuisce alla sopravvivenza degli oltre 40mila alveari presenti in Umbria”. Quanto alla produzione, “negli ultimi anni è calata, in Umbria di circa il 60 per cento solo negli ultimi due anni”.

Proprio in occasione della Giornata mondiale delle api, l’Assessorato regionale alle Politiche agricole e agroalimentari, alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria presenta il bilancio delle attività già intraprese, e quelle in progress, per la tutela degli impollinatori e la salvaguardia della biodiversità.

Nel programma, l’illustrazione del percorso dalla firma del Patto di alleanza, sottoscritto con il mondo agricolo il 20 maggio 2021, verso un’unica strategia regionale per la sostenibilità, e del lavoro del Tavolo tecnico apistico per la tutela dell’ape autoctona e per una convergenza degli obiettivi di qualità, salubrità e identità della specie e della produzione del miele umbro.  Tra i momenti chiave della Giornata, la presentazione di un nuovo format video della Regione Umbria dedicato alla biodiversità, quale progetto pilota di una serie televisiva di educazione ambientale che andrà in onda sulle reti locali da settembre.

Elemento di novità, la partecipazione dell’artista Massimiliano Donnari, “MaMo”, autore di un’opera ideata in esclusiva per l’evento e donata alla Regione Umbria quale “Manifesto della sostenibilità”.

 

Naighi

 

Redazione Vivo Umbria: