FERENTILLO– Donazione all’amministrazione comunale delle campane della chiesa di Sant’Anna di Macenano da parte della Famiglia Filipponi. Dopo anni di oblio, furti, scosse sismiche, la chiesetta romanica potrebbe ritornare al suo originario splendore. L’edificio è stato sottoposto negli anni passati, a causa delle continue scosse sismiche, a una protezione con recinzione e impalcature per salvaguardare l’incolumità dei passanti e dei cittadini che abitano nelle immediate vicinanze. Il comune nel corso degli anni si è adoperato per acquisire l’immobile e dare una sistemazione definitiva ma le lungaggini burocratiche hanno rallentato l’iter e quindi ora tutti si augurano che si giunga a buon fine. Quindi la famiglia Filipponi ha nel frattempo donato gli antichi bronzi tolti anni fa dalle monofore del campaniletto a vela al Comune.
Una buona iniziativa per valorizzare ancora di più il grande patrimonio storico artistico di questo bene che poteva essere messo in sicurezza già da alcuni anni senza dare l’opportunità agli agenti atmosferici di distruggere il tetto, gli affreschi gli stucchi e tutto ciò che si trovava al suo interno. Al primo crollo del tetto si doveva intervenire all’istante ma invece la burocrazia, come detto, ha portato all’attuale situazione. La chiesa di Sant’Anna è stata il primo edificio di culto del piccolo centro. Successivamente fu edificata sulla piazzetta l’attuale chiesa parrocchiale dedicata a Sant’ Antonio e di conseguenza non essendo più officiante subì l’abbandono totale e quindi il degrado. Un edificio come detto di origini tardo romaniche, realizzato in conci di pietra con una articolata abside munita di tiburio. Al suo interno, fino a qualche anno fa si potevano intravedere affreschi del XVI-XVII secolo emersi da sotto lo scialbo e gli stucchi settecenteschi e al centro dell’abside una grande tela raffigurante la Madonna del Rosario tra sant’Anna e san Francesco. La facciata è a capanna con due finestre laterali e un oculo al centro terminante con un campaniletto a vela munito da due fornici.Tutti si augurano che l’amministrazione comunale e gli enti preposti possano dare una definitiva sistemazione a questo piccolo gioiello dell’arte umbra e della tradizione popolare ferentillese. L’edificio e situato lungo la strada che da Macenano conduce alla abbazia di San Pietro in valle. Di fronte alla chiesa, nel complesso oggi trasformato in civili abitazioni, era situata una locanda per pellegrini inserita in un contesto religioso gestito dai benedettini. Sulla facciata sono visibili ancora alcuni stemmi e fregi forse della famiglia Ancaiani che tenevano la commenda della Abbazia.