ASSISI – La chiesetta di Santa Maria Maddalena di Rivotorto continuerà a restare aperta al pubblico, in via straordinaria, ogni sabato e domenica fino ad ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dopo l’accordo dei primi giorni di agosto tra l’associazione “Templari oggi” e il parroco Padre Graziano dei Francescani Conventuali, grazie alla disponibilità nel portare avanti il servizio di accoglienza e vigilanza da parte dei volontari aderenti all’associazione, si potrà continuare a visitarla. Un luogo che si inserisce nel percorso francescano, poiché la piccola chiesa che accoglieva uno dei lebbrosari comunali della città di Assisi era anche un sito dove il santo andava a prestare la sua opera.
“Una collaborazione fruttuosa – si legge nella nota stampa -che consente di renderla fruibile questa piccola chiesa romanica (risalente al XII sec.), in origine denominata di San Lazzaro, che si trova nei pressi del Santuario del Sacro Tugurio, lungo la strada che conduce a Santa Maria degli Angeli. Da molti è considerata uno dei luoghi destinati in Assisi, al tempo di San Francesco, all’ospedale principale dei lebbrosi. Secondo gli studiosi, molti sono gli elementi che portano a stabilire che questo sia stato il luogo non solo del primo incontro di San Francesco con il lebbroso, ma anche il luogo della sua scelta di vivere con chi soffriva di questa malattia infettiva, come ci testimoniano San Bonaventura e altre fonti francescane.
Un servizio – prosegue il comunicato – che i templari portano avanti con piacere, sinonimo di una collaborazione proficua con il parroco. Per questo, viva soddisfazione viene espressa dal Magister Templi, Mauro Giorgio Ferretti, anche per il fatto che così si potrà a dare “continuità storica al carisma dei Francescani e dei Templari”. A tal proposito, Ferretti aveva già ricordato che l’Ordine del Tempio teneva sotto la sua protezione l’Ordine di San Lazzaro, formato da uomini che avevano contratto la lebbra e che con loro partecipavano alle varie azioni a cui erano ordinati. Ancora oggi, come un tempo, i Cavalieri Templari tengono presidiate ed aperte numerose chiese. Insieme ai Francescani cercano di unire culto e cultura, dando così ancora più forza al carisma che li anima”.