La ceramica umbra va all’attacco: domani a Roma una delegazione per consegnare 5 proposte in Parlamento

DERUTA – Saranno ricevuti a Roma domani, martedì 24 novembre a mezzogiorno , alle ore 12.00 da una rappresentanza di parlamentari, il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini e una delegazione del Comitato Artigiani Ceramisti Deruta, presieduta dalla presidente Annalisa Mordenti. Ai parlamentari sarà consegnato il documento contenente i cinque punti essenziali per la tutela e la sopravvivenza del settore della ceramica.

Redatto assieme al Comitato degli Artigiani di Deruta, il documento era stato già inoltrato al premier Giuseppe Conte, alla governatrice Donatella Tesei e ai Parlamentari. Inoltre era stato precedentemente condiviso con le associazioni di categoria e sottoposto all’attenzione dell’Aicc, l’associazione italiana delle città della ceramica e dell’Associazione umbra La strada della ceramica.

Nel documento, si parte dall’esclusione del settore nel dl Ristoro-bis e si propongono misure configurabili come strategie di breve periodo, che possano in qualche modo risollevare o quantomeno contrastare il declino del settore: ristoro, come avvenuto nel precedente lockdown, che vada a coprire almeno in parte i mancati ricavi; esonero dal pagamento dei contributi INPS per il periodo di limitazione agli spostamenti che hanno colpito il turismo, settore strettamente correlato alla ceramica artistica; esonero dal pagamento della TARI; sconti sulle utenze (energia elettrica, calore); posticipo del pagamento dell’IVA.

“Il Comitato Artigiani Ceramisti di Deruta, in sinergia con l’Amministrazione comunale – commentano il sindaco Toniaccini e la presidente Mordenti – presenta un documento volto a sensibilizzare il Governo sulla grave situazione che gli artigiani derutesi, produttori di maioliche artistiche da ben 8 secoli, patrimonio di eccellenza della regione Umbria, stanno vivendo in questo lungo periodo di emergenza sanitaria. E, contemporaneamente, avanzano delle proposte concrete.

La ceramica è un settore strettamente legato al turismo, ormai completamente assente, che necessita urgentemente di misure tese a garantire la sopravvivenza delle piccole imprese, affinché possano poi attuare le strategie necessarie alla promozione del territorio, in attesa di una ripartenza che si prevede essere ancora lontana”.

Redazione Vivo Umbria: