La bellezza semplice della cappella della Madonna e San Bernardino al Parco le Grazie di Terni e quella brutta scritta con lo spray

TERNI – Silenziosa e raccolta, mistica e suggestiva, sta lì da tantissimi anni, e aspetta da sempre il viandante per un saluto, una preghiera una grazia. Si tratta della cappella che si trova ai piedi della scalinata per il parco della Madonna delle Grazie a Terni. La cappella restaurata da poco tempo e lì a celebrare non solo la fede e la devozione popolare ma soprattutto un evento prodigioso che ha visto protagonista la Vergine Maria.

La cappella è dedicata alla Madonna delle Grazie e a San Bernardino da Siena: DOM IN HON.BEATAE MARIAE VIRG. ET S.BERNARDINI SENENSIS. E’ racchiusa in una artistica cancellata in ferro battuto dove al centro spicca la lettera M distintivo della identificazione mariana. Copertura a travicelli di legno, sulla parete di fondo un bel dipinto raffigurante l’apparizione della Vergine Maria con in piedi in estasi il Santo Francescano.

Sullo sfondo è riprodotto il convento e la chiesa della Madonna delle Grazie situata poco sopra in mezzo al parco. Bellissima l’immagine della Vergine raffigurata, tutta avvolta in un manto bianco trasparente di luce. Anche il Santo in estasi alla visione trasmette al pellegrino tanta pace e serenità. L’altare è semplice, munito da candelabri, ai due lati, sono esposte in apposite teche incorniciate ex voto inerenti alle Grazie, che qui, sono state dispensate nel corso del tempo, dalla stessa Madonna. Un luogo assai misterioso, dove, i passanti, in sosta a pregare, soprattutto nelle ore serali, ammettono la presenza di qualcosa di soprannaturale che si percepisce dall’interno della cappella: la presenza di Maria è stata sempre accertata qui, ciò è dimostrato dalle tante testimonianze orali e ai cuori appesi sulle pareti.

Occorre però dire che nel lato esterno versante parco, la parete purtroppo e stata violata con scritte spray poco edificanti. Il luogo merita rispetto, anche da parte di chi non crede.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.