PERUGIA – Apertura di eccezione per la nuova stagione del Jazz Club Perugia il 30 ottobre al Teatro Pavone: Bill Frisell.
Frisell è senza dubbio uno dei più importanti e carismatici chitarristi della generazione venuta dopo Jim Hall, il modello che avrebbe ispirato ancora per molto tempo l’evoluzione della chitarra.
Frisell ha raccolto quella ispirazione in modo molto personale e originale, liberandosi di ogni paletto di genere ed aprendo ad uno straordinario, se non unico, eclettismo. Innumerevoli i percorsi artistici cui Frisell ha dato vita in oltre 40 anni di carriera, restando però sempre fedele a sé stesso, ad un linguaggio che è solo suo, ad un “suono” immediatamente riconoscibile, ad un talento di improvvisatore che ha pochi eguali, non solo tra i chitarristi. Un artista capace di andare dalle musiche per i film muti di Buster Keaton alle canzoni di John Lennon e di Burt Bacharach ed Elvis Costello, dall’avant-jazz alla musica cameristica contemporanea, dalla musica latina con Vinicius Cantuaria al mainstream jazz con Fred Hersch, Lee Konitz o Elvin Jones, dalla partnership con un innovatore radicale come John Zorn alle band di un vecchio guru oltre tempi e mode come Charles Lloyd. Frisell ha suonato la musica metropolitana delle grandi città contemporanee e quella del cuore contadino dell’America, la musica da ballo dei teen agers degli anni ‘50 e quella di Nashville, si è trovato perfettamente a suo agio nelle atmosfere algide della Ecm e quelle raffinate della Nonesuch, con la voce acidula di Marianne Faithfull e nelle epocali polifonie a tre voci con Zorn e George Lewis, in incontri estemporanei ed in solide partnership come Naked City o il mai troppo rimpianto trio con Paul Motian e Joe Lovano. Ha scritto musica per organici complessi (anche per la Umbria Jazz Orchestra, documentata da un disco Blue Note) e si è esibito in formule minimali come il trio, il duo (per esempio, con il bassista Thomas Morgan o con lo stesso Hall) o la solo guitar performance. L’ultimo progetto, inciso anche su disco è questo quartetto con il pianista Gerald Clayton, il sassofonista e clarinettista Greg Tardy ed il batterista Johnathan Blake. Una grande formazione.
Seconda data della stagione del Jazz Club Perugia, il 24 novembre all’hotel Sina Brufani, con il trio di George Cables, con Joshua Ginsburg e Jonathan Barber, più Piero Odorici. È un vero avvenimento, perché Cables può essere considerato a buon diritto un monumento del jazz moderno. Nella sua lunga carriera questo newyorkese oggi ottantenne ha suonato, dal vivo e in studio, con Sonny Rollins e Joe Henderson, Woody Shaw e Freddie Hubbard, Bobby Hutcherson e Dizzy Gillespie. Straordinaria è poi la sua “collezione” di batteristi: Art Blakey, Max Roach, Roy Haynes, Tony Williams. Due partnership restano però centrali: il quartetto di Dexter Gordon e quello di Art Pepper, di cui Cables fu senza dubbio il pianista preferito.
“Mr. Beautiful”, lo chiamava Pepper. La loro collaborazione è documentata da una serie di dischi Contemporary e Galaxy, tra cui l’ultima sessione in studio, in duo, del grande alto sassofonista: un testamento artistico da condividere con un compagno fidato.
Negli ultimi anni Cables suona da solo, con il proprio trio o con formazioni più estese, oltre a svolgere attività didattica in programmi di formazione per giovani musicisti.
E pensare che la sua prima educazione musicale fu con la musica classica, non con il jazz. Ma la libertà e la potenza espressiva della musica afroamericana presto lo conquistarono. Più che i pianisti, le sue principali influenze furono icone come Miles Davis e Coltrane, le loro innovazioni e come gestivano le band. Formatosi alla scuola dell’hard bop, Cables ha sempre conservato una grande curiosità per l’evoluzione del jazz e l’interesse nei confronti dei più giovani. Un classico, dunque, ma anche un artista originale e mai in stand by. Nel quartetto c’è un musicista molto noto al pubblico italiano, il sassofonista bolognese Piero Odorici, membro del quintetto protagonista delle jam session notturne delle ultime edizioni di Umbria Jazz.
Mercoledì 30 ottobre ore 21,00 Teatro Pavone
BILL FRISELL FOUR
w/ GREG TARDY, GERALD CLAYTON, JOHNATHAN BLAKE
Domenica 24 novembre ore 21,00 Sina Brufani Hotel
GEORGE CABLES QUARTET
W/ PIERO ODORICI, JOSHUA GINSBURG, JONATHAN BARBER
Biglietti disponibili su umbriajazz.com dalle ore 12 di oggi