CITTA’ DI CASTELLO – Sarà la Norvegia la protagonista, insieme ai suoi musicisti, della 54° edizione del Festival delle Nazioni: il paese scandinavo sarà, infatti, per la prima volta ‘ospite’ nella storia della manifestazione tifernate. Quindici gli eventi principali e numerosi eventi collaterali che si svolgeranno dal 20 agosto al 18 settembre 2021, come di consueto nei luoghi d’arte di Città di Castello e di alcune località limitrofe dell’Alta Valle del Tevere. La kermesse è stata presentata a Palazzo Donini, alla presenza della governatrice Donatella Tesei.
“La nostra soddisfazione più grande – ha dichiarato Leonardo Salcerini, presidente dell’Associazione Festival delle Nazioni onlus – è senz’altro nel poter tornare alla normalità, con una programmazione completa e articolata come quella che da sempre contraddistingue la nostra manifestazione; ma anche nel poter offrire al nostro pubblico qualcosa in più, vale a dire più concerti e più eventi rispetto alla formula tradizionale, grazie anche alla possibilità di recuperare alcuni progetti pensati per la scorsa edizione, ma sacrificata a causa della pandemia”.
Il 54° Festival delle Nazioni avrà come ospiti Jan Garbarek, Giovanni Sollima, Raphael Gualazzi; il Quartetto Vertavo; il violinista Henning Kraggerud in duo col pianista Håvard Gimse; e Karl Seglem con un progetto in prima italiana. Andranno in scena due progetti speciali con musiche in prima assoluta commissionate dal Festival: Norvegia, spazi dell’anima con Caterina Casini e musiche di Michele Mandrelli; E quindi uscimmo a riveder le stelle con Ivano Marescotti e musiche di Daniele Furlati in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri; inoltre Ut Musica Pictura, progetto di musiche rinascimentali dell’Ensemble Sensus per il cinquecentenario della morte di Raffaello. E ancora ci saranno i Solisti Veneti, il Trio Hoffmann, il Trio Hermes, il Faccini Piano Duo; il concerto dei finalisti del Concorso Alberto Burri. Infine la danza, con la prima italiana del Romeo e Giulietta di Evgenij Panfilov su musiche di Prokof’ev.
“Edvard Grieg, Ole Bull, Johan Svendsen, Christian August Sinding sono solo alcuni dei compositori norvegesi che si potranno conoscere e ascoltare in questa edizione – spiega Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival delle Nazioni – le cui musiche meno conosciute dal grande pubblico, ma sempre di grande attrattiva saranno accostate a quelle dei compositori europei con i quali da sempre è esistito un intreccio profondissimo. In particolare, rivolgeremo uno sguardo più approfondito alla nascita della scuola nazionale in ambito musicale in rapporto alla sua storia e ai legami culturali con gli altri Paesi della regione. Esamineremo poi le relazioni della Norvegia con le culture musicali centroeuropee e in particolare i rapporti che i maggiori compositori norvegesi ebbero con l’Italia, con il loro atteggiamento di curiosità e di apertura al ‘nuovo’ che caratterizzò loro ricerca artistica”.
Il 54° Festival delle Nazioni si aprirà con l’eccezionale talento di Raphael Gualazzi, con un concerto attesissimo che si svolgerà all’aperto nella suggestiva Piazza dell’Archeologia di Città di Castello. Tra i concerti pensati per la passata edizione dedicata alla Russia e finalmente riprogrammati, vi è il concerto del Faccini Piano Duo, composto dai giovani e pluripremiati fratelli pianisti e compositori Elia e Betsabea Faccini.
Il concerto di Jan Garbarek, artista fortemente rappresentativo della nuova musica norvegese, è tra gli eventi più attesi. Il celebrato sassofonista e compositore, instancabile esploratore nei generi del jazz, della musica classica e della world music, ha raggiunto i vertici della musica internazionale a metà degli anni Settanta e il suo disco Officium – solo per citare uno dei suoi capolavori più popolari – è diventato uno dei dischi in assoluto più venduti dalla Ecm.
Contestualmente ai concerti del Festival delle Nazioni, si svolgeranno le selezioni del Concorso nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera che, dopo la pausa forzata dello scorso anno, giungerà nel 2021 alla sua quarta edizione.
Si rinnova l’ormai collaudata collaborazione del Festival delle Nazioni con l’Associazione Culturale Laboratori Permanenti di Sansepolcro diretto da Caterina Casini: la coproduzione delle due prestigiose istituzioni culturali darà vita allo spettacolo Norvegia, spazi dell’anima, una sorta di excursus sugli autori letterari norvegesi più significativi, con musiche e live electronics del performer Michele Mandrelli composte su commissione del Festival delle Nazioni e qui presentate in prima esecuzione assoluta.
Sarà affidato al Trio Hoffmann il compito di far conoscere al pubblico del Festival la musica del compositore norvegese Christian Sinding.
Con un progetto speciale dal titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle, il Festival delle Nazioni si unirà al coro delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri.
In un cartellone dedicato alla Norvegia non poteva mancare la splendida Holberg Suite op. 40 di Edvard Grieg, che sarà eseguita dai Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella.
Karl Seglem è da annoverare tra i grandi nomi di questa edizione: il musicista jazz, produttore e compositore norvegese, noto per la sua capacità di mescolare musica tradizionale, etnica e improvvisazione, oltre ad essere un eccezionale sassofonista è anche riconosciuto come il più importante strumentista al mondo di bukkehorn, l’antico strumento musicale scandinavo a fiato ricavato dal corno di caprone.
La chiusura della programmazione si inserisce nell’ambito delle celebrazioni italiane per il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio: si tratta di Ut Musica Pictura. Raffaello e la musica del Rinascimento, un concerto di musiche rinascimentali contemporanee del pittore e architetto urbinate che saranno eseguite dall’Ensemble Sensus, gruppo composto da musicisti e musicologi specialisti di questo repertorio.
Naighi