PERUGIA – Iniziativa dell’Isuc, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, in occasione della Festa della Repubblica. Nel 2016, in occasione del 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana e dell’Assemblea Costituente, l’Isuc aveva realizzato il video La ripresa della democrazia. Storia di una costituente. Elettra Pollastrini (in collaborazione con il Cidi e il Liceo classico e musicale “Annibale Mariotti” di Perugia – https://www.youtube.com/watch?v=YwSx3CYctxE ); e la mostra 1946-2016 LA REPUBBLICA E LE DONNE. A settant’anni dalla prima seduta dell’Assemblea Costituente (25 giugno 1946) (in collaborazione con Bct – Biblioteca comunale Terni).
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Oggi, viste le limitazioni poste allo svolgimento di iniziative pubbliche, l’Isuc, in vista delle celebrazioni del 2 Giugno, ha accolto la proposta dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e parteciperà alla campagna RaccontiamolaRepubblica.
Lo farà con due brevi video dedicati alla costituente Elettra Pollastrini e alla sindaca Elsa Damiani Prampolini.”Il 2 giugno 1946 – spiegano i ricercatori dell’Isuc – in occasione delle elezioni per l’Assemblea costituente, nel collegio Perugia-Terni-Rieti, in cui è inserita la regione, viene eletta una delle 21 “madri costituenti”, Elettra Pollastrini.
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Oggi, viste le limitazioni poste allo svolgimento di iniziative pubbliche, l’Isuc, in vista delle celebrazioni del 2 Giugno, ha accolto la proposta dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e parteciperà alla campagna RaccontiamolaRepubblica.
Lo farà con due brevi video dedicati alla costituente Elettra Pollastrini e alla sindaca Elsa Damiani Prampolini.”Il 2 giugno 1946 – spiegano i ricercatori dell’Isuc – in occasione delle elezioni per l’Assemblea costituente, nel collegio Perugia-Terni-Rieti, in cui è inserita la regione, viene eletta una delle 21 “madri costituenti”, Elettra Pollastrini.
Nel collegio le elezioni vengono vinte dalla Dc, mentre nell’Umbria vera e propria, cioè nelle province di Perugia e Terni, si afferma il Pci, grazie soprattutto ai voti dei comuni della provincia di Terni e del capoluogo in particolare, tradizionalmente caratterizzato da una numerosissima presenza operaia. Elettra Pollastrini, emigrata in Francia per raggiungere il fratello costretto a espatriare per sfuggire alle persecuzioni fasciste, condurrà un’intensa attività di militante del Partico comunista anche in Spagna; consegnata alle autorità fasciste dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, dopo l’arresto di Mussolini si impegnerà nella Resistenza e per questo subirà il carcere in Germania. Dopo la Liberazione sarà designata dal Pci alla Consulta nazionale e quindi candidata all’Assemblea costituente. Risultando la terza più votata nella lista del Pci sarà una delle due donne elette nel collegio Perugia-Terni-Rieti, sulle sei complessivamente candidate. Nel corso dei lavori assembleari si batterà per l’avocazione allo Stato dei beni della Corona a fini assistenziali.
Il 2 giugno si tiene anche il referendum istituzionale per far scegliere agli italiani la forma di Stato. In Umbria c’è un’alta partecipazione al voto e un’altissima adesione alla Repubblica, soprattutto nei comuni in cui gli aventi diritto vedono una maggiore presenza di contadini e operai, mentre la Monarchia trova consensi soprattutto nei comuni della Valnerina (paradossalmente quelli in cui era stata molto intensa l’attività partigiana).
A Spello, alla luce dei risultati del referendum e della netta affermazione dei partiti di sinistra, il sindaco, il monarchico ing. Filippo Preziosi, si dimette e al suo posto il prefetto di Perugia nomina la dott.ssa Elsa Damiani Prampolini, forse la sola donna in Italia a ricevere tale designazione dal ministero dell’Interno. Alle elezioni amministrative, che a Spello si terranno il 10 novembre 1946, la dott.ssa Prampolini, candidata come indipendente nelle liste del Pci, viene eletta in Consiglio comunale e quindi nominata sindaca dai consiglieri. Ricoprirà tale carica per altri tre mandati e siederà in Consiglio fino al 1964. Durante i suoi mandati applica una serie di misure a tutela degli indegenti e contro la disoccupazione, prestando sempre molta attenzione al mondo dell’associazionismo. Inoltre assurgerà all’“onore” delle cronache parlamentari dopo che il prefetto di Perugia, nel gennaio del 1951, ne decreta la sospensione temporanea dall’incarico per non aver provveduto alla cancellazione di alcune scritte murali in occasione della venuta in Italia del generale Eisenhower”.
A Spello, alla luce dei risultati del referendum e della netta affermazione dei partiti di sinistra, il sindaco, il monarchico ing. Filippo Preziosi, si dimette e al suo posto il prefetto di Perugia nomina la dott.ssa Elsa Damiani Prampolini, forse la sola donna in Italia a ricevere tale designazione dal ministero dell’Interno. Alle elezioni amministrative, che a Spello si terranno il 10 novembre 1946, la dott.ssa Prampolini, candidata come indipendente nelle liste del Pci, viene eletta in Consiglio comunale e quindi nominata sindaca dai consiglieri. Ricoprirà tale carica per altri tre mandati e siederà in Consiglio fino al 1964. Durante i suoi mandati applica una serie di misure a tutela degli indegenti e contro la disoccupazione, prestando sempre molta attenzione al mondo dell’associazionismo. Inoltre assurgerà all’“onore” delle cronache parlamentari dopo che il prefetto di Perugia, nel gennaio del 1951, ne decreta la sospensione temporanea dall’incarico per non aver provveduto alla cancellazione di alcune scritte murali in occasione della venuta in Italia del generale Eisenhower”.