CASTIGLIONE DEL LAGO – Cresce l’attesa per il concerto della Premiata Forneria Marconi, ospite d’eccezione della quinta edizione di Trasimeno Prog. La data da segnare sul calendario è il 17 agosto alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago, mentre in tutto il weekend, dal 16 al 18, in Piazza Gramsci, si svolgerà la quarta edizione della Fiera del Disco.
C’è grande curiosità riguardo quello che sarà il concerto della band. Senz’altro si ascolteranno brani dal più recente album in studio “Ho sognato pecore elettriche”, il secondo dopo il precedente “Emotional tattoos”, grazie all’accordo con l’etichetta Inside Out, pubblicato in doppia versione italiana ed inglese. In questo contesto nel nuovo disco trovano spazio due strumentali (“Mondi paralleli” e “Transumanza jam”), che rappresentano l’essenza del suono della band; un continuo rincorrersi tra gli strumenti, stacchi e ripartenze, già tipiche anche del prog, pura delizia per le orecchie.
Il repertorio storico, poi, in Umbria manca da ben sei anni, l’ultima esibizione al Lyrick di Assisi l’11 marzo 2018. E PFM torna a Castiglione del Lago dopo quasi cinquant’anni da quel 3 agosto 1975 al Lido d’Arezzo. Così che il pubblico alla Rocca potrà tornare a gioire, ascoltando i successi senza tempo come “La carrozza di Hans”, “Photos of ghosts”, “Dolcissima Maria”, “Il banchetto”, “Maestro della voce” dedicata al grande Demetrio Stratos. Forse anche qualcosa dai due tra i migliori album del gruppo, come lo strumentale “Stati di immaginazione”, pubblicato nel 2006, e “PFM In Classic” del 2013 dove i musicisti si sono calati nei panni degli artisti della musica classica ripensando i loro brani, aggiungendovi note. E ancora un pizzico di De Andrè: “Il pescatore è d’obbligo”, poi la “Violin-jam” e le immancabili “E’ festa” e “Impressioni di settembre”.
L’ultima uscita discografica della band, di recente collocata al 50esimo posto nella Royal Rock Hall of Fame dei 100 artisti più importanti del mondo, è del 2023: “The Event /Live in Lugano” (ripresa di un concerto del 2022 a Lugano con ospite speciale il giovane chitarrista siciliano Matteo Mancuso), che dovrebbe aver inaugurato, nelle intenzioni della band, la pubblicazione di una serie ulteriori di concerti.
Prima del concerto abbiamo avvicinato i due membri storici, il fondatore Franz Di Cioccio e il suo fratello di ritmo, Patrick Djivas.
-Siete ora sulla breccia da oltre cinquant’anni, cinquantadue per la precisione, e ogni volta il vostro entusiasmo davanti al pubblico è immutato; avete una formula segreta?
In realtà siamo nati nel 1970, anche se il primo e il secondo disco sono datati 1972. Per due anni abbiamo lavorato esclusivamente live. Siano quindi a 54 anni ma prima eravamo I Quelli, quindi… abbiamo perso il conto! La nostra formula? Dare e ricevere energia. Con il nostro pubblico si instaura una vera e propria simbiosi. Noi riceviamo molto e diamo molto.
– Il tour precedente, che ha toccato l’Umbria lo scorso 28 aprile ad Assisi con il progetto PFM canta De Andrè Anniversary, è terminato a metà maggio; un poco di relax e vi siete tuffati dal 28 giugno in quello estivo. Siete instancabili.
Ci piace suonare e giocare con le note. In inglese “to play” significa suonare ma anche giocare; siamo dei suonatori giocosi.
– Dopo una carriera così lunga e migliaia di concerti, vi viene in mente qualche testimonianza che avete particolarmente apprezzato da parte del pubblico, che so, alla fine di un concerto?
Ogni sera è una festa e le testimonianze sono veramente tante, tutte splendide; dopo un numero di concerti così importante è una gioia ogni volta per noi.
– Visto il grande successo del neverending tour PFM canta De Andrè Anniversary non avete pensato a fissarlo su un supporto audio e/o video?
Certamente, abbiamo già registrato e sarà presto disponibile un doppio Cd.
– Siete ora in pista con ben due progetti; prosegue Pfm canta De Andrè Anniversary, mentre parallelamente con PFM Live portate sul palco i vostri intramontabili successi; un bello sforzo.
Avere più produzioni in tour è da sempre una nostra prerogativa. Pensa che anni fa avevamo addirittura tre diverse produzioni in tour … quindi due per noi è un gioco da ragazzi!
– Nel 2017 con Emotional tattoos è iniziato il vostro rapporto con l’etichetta Inside out, consolidatosi con I dreamed of electric sheep nel 2021. I due album sono usciti in doppia versione, con testi in italiano ed in inglese; ci sarà un seguito a questa collaborazione?
Abbiamo grande stima per InsideOut ma, pur potendo firmare un nuovo contratto, abbiamo preferito ritornare con Aereostella (già dall’album The Event / Live in Lugano, pubblicato nel 2023).
– Nel 2023 avete pubblicato The event – Live in Lugano, ripresa di un concerto dell’estate del 2022 con ospite Matteo Mancuso, ed annunciato come primo volume di una serie di live; è confermata questa scelta?
Assolutamente sì, come appena anticipato il prossimo sarà PFM canta De André Anniversary.
– Con I dreamed of electric sheep avete trovato un collaboratore in Luca Zabbini dei Barock Project molto valido; dopo aver contribuito alla scrittura dell’album con la sua band vi ha fatto da opener per un periodo e poi l’avete “aggiunto” in formazione nei tour successivi. State per caso progettando materiale per un nuovo lavoro?
Noi progettiamo sempre nuovi lavori. Luca è un grande musicista. Personalmente – specifica Franz Di Cioccio – lo conosco da quando era un ragazzino quando iniziava a studiare al conservatorio.
Veniva spesso ai nostri concerti con i suoi genitori. E’ cresciuto davvero bene!
– Dopo l’estate che programmi avete? Ho visto che iniziano a fioccare altre date autunnali … quindi?
Faremo qualche data che ci hanno richiesto per chiudere l’anno dell’anniversario Faber-PFM, poi ci fermeremo qualche mese, per riprendere nel 2025.
– Cosa si deve aspettare il pubblico per il concerto del 17 agosto?
Sarà un concerto unico perché ogni nostra performance ha sempre qualcosa di diverso; grande energia e musica suonata veramente, senza sequencer e pre-registrazioni; noi siamo come i veri fornai, sforniamo prodotti genuini.