Intervista a Patrizia Marcagnani: dalla casa a Isola ai progetti sonori fino alla nascita di Moon in June

PERUGIA – Il primo incontro al MozArt di Perugia dove lui, Sergio Piazzoli, lavorava e, lei, Patrizia Marcagnani, imparava a suonare la chitarra con i brani di Vinicius de Moraes. La musica il punto d’incontro e poi, col trascorrere del tempo il cemento di una esistenza intensa, fatta di dischi da ascoltare insieme, di artisti diventati amici, di miti raggiunti, di rassegne “rivoluzionarie” di concerti epocali. E di progetti da realizzare. Come quello del buen retiro, la casa all’Isola Maggiore, dove fare musica anche lì perché quel terreno proprio sopra l’abitazione per Sergio con quel muro di roccia un po’ concavo era già un anfiteatro naturale. E infatti, poco dopo, c’era già un palco attrezzato e l’amplificazione pronta all’uso.

Sono questi i prodromi di quello che poi Patrizia Marcagnani avrebbe fatto diventare, da Music for Sunset, Moon in June. Di questo e altro, come nostra consuetudine, parliamo in questa intervista.

– Come andò la storia della casa alla Maggiore?
Sergio aveva visto che c’era questa casa messa all’asta. Lui voleva farmi una sorpresa e quindi non me ne parlava. Poi, una volta definito l’acquisto, si era messo a ristrutturarla a mio insaputa. Fare lavori di quel tipo in un’isola come la Maggiore non era è semplice e alla fine, visto che i tempi si prolungavano, mi disse tutto e mi portò a vederla. Da lì l’idea di portarci un certo tipo di musica d’ambiente, di sonorizzazioni, performance sperimentali, di unione tra le arti nel massimo rispetto e in sintonia con la natura. Esibizioni gratuite in palcoscenici inventati da lui. Quella che ora per tutti è la Lingua del cigno, è stata chiamata così da Sergio che aveva visto come potesse essere un palco straordinario, quale poi si è rivelato. L’immagine delle arpe in controluce al tramonto sono diventate un vero e proprio manifesto di quell’idea iniziale.

– Nomi e battesimi di luoghi che lui ha dato, un po’ come per l’Arena Santa Giuliana…
Esattamente.
– Da quei tramonti con sonorizzazioni e concerti d’ambiente poi hai fatto nascere Moon in June: progetto ambizioso e non semplice.
Soprattutto perché non avevo esperienze dirette in questo senso. A muovermi sono state la mia determinazione e il desiderio di proseguire quel progetto avviato da Sergio, peraltro condiviso assieme ad amici veri, tra questi Vinicio Capossela, al quale devo molto.

– Ricordi di quello che potremmo definire esordio?
Che di fatto con Vinicio eravamo due direttori artistici in perfetta simbiosi e poi l’impegno per mettere in moto la complessa macchina organizzativa che prevedeva di traghettare palco, amplificazioni, strumenti e… artisti. Su tutto, quello straordinario omaggio a a Jeff Buckley, con Gary Lucas e Franchini; poi il Micrologus, Patrizia Bovi…
– Hai precisato che non hai una agenzia musicale vera e propria e che promuovi la musica come forma culturale.
Faccio questo lavoro da sola da nove anni, il prossimo anno sarà il decennale di Moon in june che ho voluto portare come formula anche fuori dall’Isola come nel caso si Alpha Mist a Castel Rigone; quest’anno Piero Pelù suonerà alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago, Francesco De Gregori al Barton Park di Perugia, dove ci saranno anche i CCCP.

Ma al di là di questi grandi nomi che indubbiamente significano anche una mia crescita in questo senso, difficilmente mi vedrete portare eventi per fare semplicemente cassa, per guadagnare. Certo, vivo di questo, e i contributi su cui possiamo contare non bastano, ma ciò che mi interessa è che penso occorra è portare avanti progettualità, sperimentare. Che poi era la filosofia alla base dell’attività di Sergio e che sto portando avanti.
– Compresa l’attenzione per gli artisti umbri, per i gruppi e i musicisti locali…
Certamente, tanto che ci sarà il 29 giugno “Umbria in musica” al Barton Park di Perugia, serata a ingresso gratuito dedicata a loro con Micrologus, L’Estate di San Martino, Miriam Fornari, Toti Panzanelli, Alessandro Deledda; musicisti che tra l’altro, in molti casi, sono stati anche amici di Sergio e ai quali lui sapeva dare un palco su cui esibirsi in situazioni davvero eccezionali, come accadde quel 29 settembre in piazza IV Novembre a Perugia, nel concertone dedicato a Lucio Battisti.

Toti Panzanelli

– Ti viene mai da dire: sì, questa cosa sarebbe piaciuta anche a Sergio?
Mi viene da dire che pensiamo alla stessa maniera. Un esempio: ancora con la pandemia incombente, era l’agosto del 2021, ho organizzato il concerto-spettacolo “Iosonouncane” di Jacopo Incani, e con lui sul palco Bruno Germano e Amedeo Perri.

Un qualcosa di veramente speciale, unico, sperimentale: dall’allestimento del palco sino alla fine dello spettacolo ho pensato tutto il tempo a lui, che gli sarebbe piaciuto, che sarebbe stato orgogliosissimo di questa proposta. E di me.

Siamo nel pieno di Moon in June 2024. Bei nomi, belle situazioni inserite nel programma “Sergino memories” e, pertanto, un’edizione davvero speciale per molti versi. A cominciare dai protagonisti, no?
Malika Ayane che ha aperto alla grande questa tre giorni a Isola Maggiore, era nell’immaginario musicale di Sergio, si era stabilito fra loro un buon rapporto di stima reciproca. Cantante pop raffinata, a cui si addicono determinati contesti, come quello di Isola Maggiore.

– Poi stasera c’è Danilo Rea…
A lui ho chiesto un progetto inedito su Sakamoto , in ricordo del memorabile concerto al Turreno di Perugia organizzato da Sergio. Rea è davvero un artista di livello internazionale, ha aderito con entusiasmo e sarà davvero un concerto unico. Ad aprire il concerto sarà il progetto “Profili Mediterranei”, duo con Peppe Stefanelli alle percussioni e Maurizio Zammartino alla chitarra. Ci sarà la partecipazione straordinaria di Francesco Bolo Rossini con letture di testi poetici e narrativi. Special guest il fisarmonicista Sandro Paradisi e la cantante Mariangela Berazzi.

– Infine, domenica, una chiusura alla grande.

Connessioni sonore, altra produzione di Moon in june che certamente sarà ricordata con Dj Ralf, Ramberto Ciammarughi, Francesco Magnelli, Ginevra Di Marco, Patrizia Bovi, Davide Sartori.
– E il mito di Sergio Piazzoli Robert Wyatt?

C’è un evento molto importante che faremo a Umbertide, dove è nato “Rockin’Umbria”: il 30 giugno alle ore 21 in piazza San Francesco andrà in scena “John Greaves play Robert Wyatt and more”.
Del resto, tra le tante cose, Wyatt è presidente onorario di Moon in june.

– Moon in june che di fatto ormai dura tutto l’anno. Qualche anticipazione da fare?
Faremo il primo a settembre Ron all’interno del Todi Festival e poi il 27 settembre un evento di beneficenza.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.