Inaugurato l’anno accademico delle Belle arti “Pietro Vannucci”: bene le iscrizioni

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PERUGIA – Anche per il 2021-2022, all’Accademia Belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia gli studenti iscritti restano a quota 600, un numero non facile da gestire vista la capienza delle aule, tanto che in alcuni casi si è dovuto ricorrere allo sdoppiamento dei corsi. Un risultato raggiunto grazie all’andamento stabile di alcuni corsi, in particolare per il triennio, dove tengono i corsi di Design, Pittura e Fashion Design.

A registrare un sensibile aumento è il biennio, dove l’incremento è del 50 per cento (passando da 60 a 90 studenti), con punte nei corsi di Brand Design Territoriale e Pittura. Un buon trend di iscritti e in agenda c’è l’organizzazione di un Master per implementare l’offerta formativa e la statizzazione dietro l’angolo. È su questi punti di forza che si è tenuta l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Accademia. Una cerimonia che ha preso il via nell’aula magna dell’Ercole Farnese, per poi proseguire nella biblioteca storica, dove è stata svelata l’opera scultorea donata dall’artista Oreste Baldini. Il tutto alla presenza e con gli interventi del presidente della Fondazione, Mario Rampini, e del direttore, Emidio De Albentiis, che nel loro discorso di apertura hanno evidenziato progetti e prospettive per l’antica istituzione. Entrambi hanno sottolineato l’andamento più che positivo, se si considera sia la tenuta dell’alto numero di studenti nonostante le difficoltà legate alla pandemia, in quanto le restrizioni Covid potevano incidere negativamente sulla corposa presenza di quelli stranieri, sia per l’alto numero di iniziative portate avanti, quasi una sessantina tra seminari, incontri di approfondimento e progetti legati a convenzioni stipulate con importanti enti e istituzioni dell’Umbria. A portare il saluto dell’amministrazione comunale e della Provincia di Perugia, soci fondatori dell’Accademia, sono state rispettivamente l’assessore ai servizi sociali e famiglia, Edi Cicchi, e la consigliera Erika Borghesi. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, era presente Fabrizio Stazi. 

Ad aprire la cerimonia, è stato il presidente Rampini, che ha colto l’occasione per fare il punto sulla prossima statizzazione e i cantieri aperti. “Dopo un aggiornamento dei lavori – ha spiegato – stiamo finendo la progettazione per il consolidamento e restauro conservativo di tutta l’ala ovest, che si sviluppa su tre livelli (destinati alle aule e ai laboratori), che consentirà il completamento di tutta la struttura. Un impegno molto oneroso, che garantirà all’accademia ogni possibilità di ulteriore sviluppo. Sul fronte statizzazione, invece, dopo che l’Accademia ha superato la complessa fase istruttoria il Ministero sta portando avanti gli adempimenti finali”. 

A parlare della didattica è stato poi il direttore, con un passaggio sulle iscrizioni 2021-2022. “L’inaugurazione di questo anno accademico – ha evidenziato De Albentiis – ha molteplici ragioni per essere considerato un momento di notevole significato rituale e simbolico, per un ritorno ad una sempre più auspicata normalità. Del resto il filo non si è mai interrotto: nei due anni trascorsi dall’apparire del Covid nell’inverno del 2020, abbiamo imparato sempre di più ad avvalerci di nuove forme della didattica (la cosiddetta Dad), non abbiamo mai smesso di invitare artisti, intellettuali, designer dando forma a workshop e a forme di interazione partecipata fra docenti e allievi, nel solco glorioso tracciato cento anni fa dal Bauhaus di Gropius, Kandinskij, Klee e numerosi altri. La nostra Accademia è sempre stata viva, ha offerto ai suoi studenti la possibilità di partecipare ad iniziative espositive, a visite di studio, a contatti con la realtà produttiva regionale ed extraregionale: nonostante le difficoltà, abbiamo mantenuto un alto numero di iscritti al Biennio e al Triennio, in tutto registriamo anche quest’anno sui 600 studenti. Abbiamo in animo di sviluppare ulteriormente la nostra offerta formativa, in particolare con il decollo del biennio di Fashion Design e alcuni progetti di Master, nel solco del processo di statizzazione, legalmente già sancito, ma da perfezionare negli ultimi aspetti formali. Quest’anno abbiamo chiamato un artista, Oreste Baldini, da lungo presente sulla scena artistica romana e protagonista di due recenti emozionanti mostre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), che ha generosamente donato una sua opera scultorea, che andrà ad il nostro patrimonio artistico.

 

L’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” vivrà ancora per lunghi anni una stagione di cultura, di proposte, di arte, di scambio di idee, non c’è altra via per sperare che in tutti i campi trionfi il dialogo. Noi proveremo a offrire con entusiasmo il nostro contributo perché gli uomini si incontrino e non si scontrino tra loro”.

 

 

Redazione Vivo Umbria: