VERONA – Oggi, 6 aprile, è stato inaugurato il Padiglione Umbria assieme al calendario di appuntamenti che caratterizzano la presenza dell’Umbria del vino al Vinitaly 2025. Un taglio del nastro all’insegna di quelle “Radici” che hanno iniziato a legare tutti gli eventi umbri, alla Fiera di Verona fino al 9 aprile, per un programma interdisciplinare con degustazioni, talk.
L’area espositiva dedicata a 56 produttori si è iniziata ad animare di presenze, con il ritorno anche quest’anno dell’area Enoteca Regionale, un grande banco di assaggi in cui trova spazio una selezione di eccellenze rappresentative dei produttori presenti in maniera collettiva con i propri stand ma anche dei vini provenienti da altre aziende umbre. Il primo momento di approfondimento è stato proprio quello dedicato alla pubblicazione “Radici: l’eco delle origini”, progetto presentato per la prima volta alla presenza degli studiosi ed esperti che hanno contribuito alla redazione del volume per scoprire punti di forza della produzione umbra tra peculiarità botaniche, agronomiche e ambientali del territorio e spunti culturali, racconti storici, testimonianze di archeologia agricola e rurale, grazie al contributo, tra Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Museo del Vino di Torgiano, AIS Umbria.
HANNO DETTO
“Siamo qua per celebrare il vino che per noi è una delle ‘Radici’ dell’Umbria – ha affermato Simona Meloni, assessore regionale alle Politiche agricole e agroalimentari, turismo e PNRR – ma anche un connubio tra passato e presente e soprattutto futuro. Vino ma non solo, perché dobbiamo legarlo al cibo e tenere insieme l’agricoltura con il turismo. Vediamo il vino non solo come qualcosa da consumare ma anche come prodotto legato allo sviluppo del territorio per il suo valore sociale ed economico. Abbiamo raggiunto una grande qualità con il vino umbro, molto migliorato negli ultimi anni, e quindi come Regione abbiamo l’intenzione di continuare ad investire sempre più sul settore restando al fianco delle nostre imprese. Molto lavoro è stato fatto e molto altro c’è da fare ancora, per un settore che non può fare un passo indietro ma anzi tre in avanti soprattutto oggi davanti a questioni che preoccupano come quelle dei dazi USA. Quello che non dobbiamo fare, prendendo spunto da quanto sta facendo il premier spagnolo, è rispondere con altri dazi ma trovare un nuovo punto di equilibrio e facendo fronte comune come Europa”.
Per Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top, “la presenza di tutte queste cantine non era scontata quest’anno con tutte le problematiche legate al mondo del vino, dalle campagne denigratorie ai dazi”. “Addirittura per la prima volta – ha proseguito Sepiacci – non abbiamo potuto accogliere tutti i produttori che hanno fatto richiesta, sinonimo questo di un settore che ha uno spirito positivo e l’animo per riprendersi”.
Il claim “Radici”, anche per europarlamentare Camilla Laureti, tra l’altro membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, “è una scelta azzeccata perché non poteva esserci un nome più bello da dare perché ci riguarda tantissimo se pensiamo al vino ma anche all’olio”. “Abbiamo davanti un momento di grosse sfide – ha aggiunto – dove dobbiamo capire bene quali saranno le conseguenze e come europei dobbiamo essere uniti per rispondere guardando anche verso altri mercati”.
Sono poi intervenuti anche Marcello Serafini, amministratore unico 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Albano Agabiti, presidente Assogal Umbria, Federico Sisti, direttore Camera di Commercio dell’Umbria, Pietro Marchi, presidente AIS Umbria, e i presidenti dei Consorzi di Tutela Vini dell’Umbria.
Dopo i saluti dell’assessore regionale Simona Meloni, il senso del progetto “Radici” per la promozione dell’Umbria del vino è stato poi illustrato dal presidente Massimo Sepiacci e dalla coordinatrice di Umbria Top Gioia Bacoccoli. “Abbiamo voluto fa diventare protagonisti – hanno sottolineato Sepiacci e Bacoccoli – temi quali la biodiversità, le tecniche produttive, le tracce storico-archeologiche legate alle produzioni vitivinicole di cui il Cuore Verde d’Italia è ricchissimo. Questa chiave di lettura potrà rappresentare un nuovo metodo di mappare le eccellenze regionali ed invitare in Umbria sotto un nuovo spirito di scoperta”.
IL PROGRAMMA
Dopo la giornata d’apertura, ecco alcuni appuntamenti in programma per lunedì 7 aprile. Alle 10.15 è in programma l’evento “Dalle radici all’innovazione”, dedicato al Distretto di Qualità del Vino Umbro, progetto di cui Umbria Top è capofila e che ha recentemente ottenuto una posizione finanziabile presso il MASAF. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, dei partner del progetto per i comparti aziendale, formazione, innovazione, ricerca e promozione.
Alle ore 12 in programma l’incontro “Turismo delle radici – Storie di viaggiatori italodiscendenti. Il progetto Pnrr Italea e prospettive future” a cura di Regione Umbria e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Nel pomeriggio, dalle 14.15 si terrà la presentazione ufficiale dei vini vincitori del Concorso Enologico Regionale Umbria del Vino – Edizione 2025 realizzato a cura di Promocamera az. Speciale e camera di Commercio Umbria. L’evento vedrà la partecipazione di Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, e Riccardo Cotarella, Presidente dell’Union Internationale des Œnologues e Coordinatore della commissione di degustazione del concorso. Dopo la presentazione, seguirà una degustazione libera dei vini premiati, con il supporto di un sommelier, presso il banco Enoteca.
A seguire, alle ore 15, ASSOGAL Umbria propone un incontro di confronto tra progetti di turismo esperienziale e presenterà l’evento di lancio del living lab sul tema enoturismo. L’iniziativa prevede tre momenti di approfondimento: “Il caso Umbria” (approfondimento sul tema delle radici del turismo, dall’enoturismo al turismo esperienziale), “Best practices dall’Italia” (con cinque GAL provenienti da tutta Italia, che porteranno delle testimonianze sul turismo rurale), “Analisi politica e prospettive” con interventi delle Rete Rurale nazionale, Assogal e Assessorato all’Agricoltura.
Proseguiranno anche gli appuntamenti di degustazione, finalizzati a rendere note le produzioni, le storie, le progettualità, i volti del vino umbro, attraverso il format “Umbria Wine Academy”. Sempre per lunedì 7 aprile alle 11.15 si segnala l’appuntamento “Vinosanto da Uve Affumicate”, un’occasione per riscoprire e valorizzare questa eccellenza enologica dell’Alta Umbria che è stato riconosciuto Presidio Slow Food. Moderato dal Professore Alberto Palliotti dell’Università di Perugia, l’incontro esplorerà il terroir, la storia e il metodo di produzione di questo vino unico, dalla raccolta all’affinamento. Insieme ai produttori di questa particolare specialità, si illustrerà il percorso di riscoperta delle radici del Vinosanto e le opportunità per il territorio, tra turismo, nuove generazioni di viticoltori e sapori unici umbri in versione finger food a cura di Osteria Slow Food.
Tutti i giorni nelle ore del pranzo, spazio ancora al “Menù degustazione: prodotti d’Umbria”, a cura di 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria. L’Umbria del vino incontra l’Umbria dei sapori, materie prime che raccontano l’amore per la propria terra e la passione per la qualità. Dopo aver dato spazio ai prodotti certificati di qualità, lunedì 7 aprile l’attenzione si sposta sul pesce d’acqua dolce, un itinerario gastronomico dedicato al Lago Trasimeno, ecosistema ambientale e culturale ricco di suggestioni, complesso quanto delicato, custode di biodiversità unica.
Tutti i giorni, in momenti sia del mattino che del pomeriggio, ancora momenti di gusto chiamati “Un sorso, Un morso” e “Animazioni di Gusto”. Degustazioni, condotte da Valentina Dugo e Antonio Boco, che si configurano come “pillole” dei prodotti di qualità dell’Umbria sempre a cura di 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, in abbinamento ai vini umbri.