PERUGIA – Un persorso di musica, con la musica sua, quella che gli piaceva ascoltare fino a che il solco del 33 giri non ne poteva più. Quella che aveva scoperto lungo le italiche strade ma anche dalla Gran Breatagna e da Oltre ocenano e che gli arrivavano cariche di fascino e novità.
La mostra ricordo dedicata a Sergio Piazzloli , promoter illuminato che ha creato cultura musicale in tutta l’Umbria, ha visto tanti dei suoi amici e degli spettatori che gli devono il loro grazie, trovarsi oggi al Cerp della Rocca Paolina di Perugia. Un segno di vicinanza e gratitudine a lui, a Sergio ovviamente, ma anche un’occasione per così dire … personale per potersi ricordare di se stessi, di ciò che si era allora, delle emozioni vissute, stesi sul prato dell’Arena Santa Giuliana, o seduti allo stadio, o in piedi a Villa Phidelia, nelle piazze di Umbertide, all’Isola Maggiore per godersi musica. E che musica.
Quella di oggi è stat, insomma, una giornata piena di umori. D’effetto i tavoli-bacheca al centro del lungo corridoio dell’area espositiva con oggetti e ricordi messi a disposizione dagli eredi. C’è il “Sergino” da piccolo, coccolato dalla sua famiglia. Per chi conosce la storia, la vista della foto del fratello Laendro fa venire un groppo alla gola. E un po’ più in là quella che potremmo definire la bacheca del “in principio fu…”. Fu l’inizio dello sfogo vitale della sua passione. La nascita della sua creatura, la Musical Box. Ci sono i suoi “effetti personali”, dalla carta d’identità alla patente, dal diploma di geometra al passaporto e poi ritagli di giornali a testimoniare ciò che era stato capace di far ascoltare ad un popolo di provincia che da lui si aspettava il “botto”, il grande nome, ma anche e soprattutto lo sconosciuto conosciutissimo altrove, o lo sconosciuto vero che sarebbe diventato grande. Ci sono poi delle sale in cui si possono vedere video: un documentario con i vari concerti per la gran parte con i fasti di Rockin’ Umbria, con una intervista di Sergio Piazzoli, e “Vent’anni in sette minuti”, curato dalla sua amica Giulietta Mastroianni, commissionato da Sergino stesso a corredo del compleanno di un altro suo grande amico, Vinicio Capossela.
C’è un’altra stanza, dedicata a “Le canzoni di Sergino”, dove si possono ascoltare “Intime melodie” e “Music for sunset” utilizzando un Qr code. Poi si arriva a “My Sergino Memories”, uno spazio dedicato a chi lo ha conosciuto, e dove si è chiamati a contribuire in prima persona alla mostra, a renderla sempre più viva dove inviare, al sito serginomemories.it, foto,o semplici ricordi, testimonianze, aneddoti, epsisodi che si riferiscono in qualche modo a Sergino e a quello che direttamente o indirettamente si è vissuto grazie a lui.
Sentiti gli inteventi istituzionali di Donatella Tesei, Giorgio Mencaroni, Leonardo Varasano, Erika Borghesi, mentre il presidente del Comitato organizzatore Wladimiro Boccali ha raccontato come si è arrivati a pensare e realizzare la rassegna “Sergino memories”, con i doverosi ringraziamenti a chi ha attivamente collaborato, a cominciare dalla compagna di tutta una vita di Sergino, Patrizia Marcagnani.
L’appuntamento con la musica, stasera, al Sanfra, con un altro amico, Enzo Avitabile che abbiamo intervistato a poche ore dal concerto https://www.vivoumbria.it/intervista-a-enzo-avitabile-musica-e-vera-amicizia-danno-il-via-stasera-al-sergino-memories/, ha reso la giornata, la prima dei tre mesi che ricorderanno Sergio Piazzoli, un momento da vivere. Più in là, da ricordare.