PERUGIA – La giunta regionale dell’Umbria ha autorizzato la vendita di alloggi di edilizia residenziale sociale proposto dall’Ater che prevede l’alienazione di 732 alloggi, di cui 513 in provincia di Perugia e 219 in provincia di Terni così ripartiti per comune:
172 Terni
156 Perugia
95 Città di Castello
76 Foligno
14 Spoleto
13 Gubbio
10 Orvieto
9 Umbertide
6 Amelia
6 Todi
1 Corciano
La proposta di vendita è valida fino al 31 dicembre 2024 e potrà essere modificata e integrata sulla base di eventuali ulteriori proposte.
“Un programma importante – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche della casa, – per i numeri e per le molteplici ricadute positive, che riguarderanno sia gli assegnatari delle abitazioni poste in vendita sia i nuclei familiari che vivono in situazioni di disagio abitativo e attendono l’assegnazione di una casa popolare. I proventi, si stima oltre 28,5 milioni di euro se fossero venduti tutti gli alloggi del piano, verranno reimpiegati per aumentare il patrimonio immobiliare di Ater così da mettere a disposizione un maggior numero di alloggi, confortevoli, funzionali e qualificati dal punto di vista energetico”.
La proposta presentata dall’Ater, in base alla normativa regionale, che aggiorna ed adegua il piano scaduto nel 2018 rimasto inattuato anche a causa dell’acuirsi delle difficoltà economiche legate all’emergenza sanitaria, interessa alloggi non più funzionali alla locazione a causa della loro ubicazione o per mancanza di domanda o per particolare onerosità dei costi di gestione o di manutenzione o di riadattamento. La gran parte di questi è stata costruita tra il 1950 e i primi anni ’80 del secolo scorso: una condizione che, come previsto dalla legge regionale in materia, ne rende possibile la vendita, a condizioni favorevoli.
“Sono numerosi – informa l’assessore – i locatari che hanno presentato istanza per la cessione a titolo oneroso dell’alloggio di edilizia residenziale sociale in cui abitano. Agli assegnatari degli alloggi è riconosciuto il diritto di prelazione sull’acquisto e sono previsti anche consistenti vantaggi economici, grazie a una riduzione del prezzo del 30% dell’abitazione rispetto al valore di mercato. Inoltre, qualora tutti gli assegnatari degli alloggi di un medesimo fabbricato effettuino l’acquisto, potranno beneficiare di una ulteriore riduzione del 10% del prezzo di alienazione”.
“Gli introiti saranno ‘generatori’ di nuovi alloggi che potremo mettere a disposizione di chi ne ha diritto, abbattendo le liste di attesa – rileva l’assessore – Tutti i proventi delle alienazioni concorreranno, infatti, alla programmazione regionale e saranno destinati alla riqualificazione, rigenerazione e incremento degli alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica mediante nuove costruzioni, recupero e manutenzione straordinaria, nonché ad opere di urbanizzazione socialmente rilevanti”.
“L’Ater – prosegue – eleverà così il livello qualitativo medio del patrimonio immobiliare e opererà una razionalizzazione della sua gestione, proseguendo nel processo che vede l’Azienda impegnata a conseguire gli obiettivi di massima efficacia ed efficienza gestionale che le ha assegnato questa Giunta, al fine di garantire appieno il diritto alla casa alle categorie più deboli”.