In Umbria quasi 4.500 persone sono affette da celiachia

PERUGIA – Nel 2023 erano 4.410 le persone affette da celiachia in Umbria (3.072 sono donne mentre 1.338 uomini). Di queste ben 65 hanno meno di 5 anni, 159 tra i 6 e i 9 anni, 262 tra i 10 e i 13 anni, 288 tra i 14 e i 17 anni, 3.005 tra i 18 e i 59 anni, 631 hanno sopra i 60 anni. Nel 2022 i celiaci in Umbria erano 4.175, nel 2021 3.996, nel 2020 3.821, nel 2019 3.707. Numeri che parlano chiaro. Ogni anno si registrano almeno un centinaio di nuovi casi di celiachia. È una patologia recente che deve essere ancora conosciuta e che necessita di essere approfondita.

Anche per questo l’Aic (Associazione italiana celiachia) Umbria cerca di promuovere dei momenti di riflessione su questo tema. L’ultima occasione è stata domenica 19 maggio presso il Chocohotel di Perugia, quando a margine dell’assemblea ordinaria si è parlato dell’importanza dei follow up, degli screening e delle novità per le persone celiache. Nella prima parte della mattinata, infatti, c’è stata l’approvazione del bilancio di Aic Umbria 2023 ed il punto della situazione sull’attività dell’associazione. Dalle ore 11 alle 13, invece, è intervenuto il comitato scientifico di Aic Umbria. Dopo l’introduzione, a cura del professor Giuseppe Castellucci, si parlerà dell’importanza del Follow Up (dott.ssa Rita Cozzali), dello screening Diabete di Tipo 1 e Celiachia (dott.sse Giulia Berioli e Rita Cozzali), degli studi di coorte e le terapie alternative nell’adulto (dott. Francesco Valitutti).

“La celiachia è una patologia sempre più conosciuta ma che bisogna ancora combattere: sia per affrontarla per chi ha una diagnosi sia per chi ancora non sa di essere celiaco. Nella nostra regione siamo quasi a 4.500 diagnosi ma, visto che si stima che l’1% della popolazione sia celiaco, ancora mancano molte persone all’appello. Il nostro lavoro è quello di dare una corretta informazione sulla celiachia e sensibilizzare la classe medica e politica per far conoscere sempre di più questa patologia, per far fare attenzione a quelli che possono essere i sintomi e per far emergere sempre di più nuove diagnosi”, ha spiegato Samuele Rossi, presidente di AiC Umbria, nel corso dell’assemblea.

Molti sono i sintomi con i quali può presentarsi. Alcune delle manifestazioni principali sono: diarrea cronica, vomito, anemia da carenza di ferro, artriti, osteoporosi, disturbi cardiaci e, nei primi 6-24 mesi di vita, anche con il calo del peso corporeo o la scarsa crescita in altezza e peso. La celiachia, oltre ad essere considerata una malattia sociale, è anche inserita nell’elenco delle malattie croniche e ciò dà diritto all’esenzione dei ticket per gli esami di follow-up dopo la diagnosi. Dà diritto ad un’erogazione mensile gratuita di alimenti senza glutine da ritirare nelle farmacie, pubbliche e private, nelle parafarmacie, nei supermercati e nei negozi specializzati, fino al raggiungimento di un tetto di spesa mensile che varia a seconda dell’età e del sesso (dai 56 euro per chi ha meno di 5 anni, ai 124 euro per i ragazzi dai 14 ai 17 anni).

Settimana nazionale della Celiachia – In occasione della Settimana nazionale della Celiachia (11 – 19 maggio), Aic (Associazione italiana celiachia) ha promosso, in collaborazione con i Comuni e le più importanti aziende della ristorazione collettiva, l’iniziativa “Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del menu senza glutine”, l’organizzazione di un pasto senza glutine per tutti nelle mense delle scuole dell’infanzia e primaria. In Umbria, negli istituti aderenti all’iniziativa, sono stati somministrati 4.865 pasti senza glutine. Nello specifico lunedì 13 maggio lo si è fatto nelle scuole del Comune di Bastia (con 950 pasti), martedì 14 nella direzione didattica “Jole Orsini” di Amelia (435), mercoledì 15 nel Comune di Orvieto (700), giovedì 16 nel Comune di Foligno (1.500), venerdì 17 nei Comuni di Nocera Umbra (180) e Spoleto (1.100).

Per informazioni: www.celiachiaumbria.it

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Luana Pioppi: