La Terza commissione consiliare della Regione Umbria, presieduta da Eleonora Pace, ha ascoltato ieri i rappresentanti dell’associazione “I borghi più belli d’Italia”, contestualmente alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa di Simona Meloni (Pd) che ha come finalità la valorizzazione dei piccoli borghi. “Bisogna superare il falso mito che i piccoli borghi siano solo luoghi per una piacevole scampagnata, siamo il terzo polo turistico regionale dopo Assisi e Perugia, con potenzialità straordinarie, la Regione deve intervenire rapidamente per valorizzarle” hanno detto i rappresentanti dell’associazione “I borghi più belli d’Italia” (il presidente nazionale, Fiorello Primi, e quello umbro, Antonio Luna) ai membri della Terza commissione. Tra l’altro all’audizione hanno preso parte anche Rita Rossetti del Touring Club Italia, Michele Toniaccini (sindaco di Deruta e delegato Anci) e Alessandro Dimiziani, responsabile marketing dei Borghi più belli d’Italia in Umbria.
Oggetto dell’audizione la proposta di legge della Meloni, appunto: “Questo è il momento giusto per intervenire e rilanciare – ha detto Meloni – dopo che perfino la pandemia ha dimostrato quanto siano importanti per il turismo, con numeri in incremento nonostante il crollo generale del settore”.
Con 28 Borghi certificati sui 312 nazionali, l’Umbria è la regione leader, ospitando quasi il 9 per cento dell’intero movimento su tutto il territorio nazionale. Il comprensorio assisano ha la più alta percentuale di presenze turistiche in Umbria, il 21 per cento, seguito dal perugino con il 19 per cento. Al terzo posto ci sono i Borghi più belli d’Italia con il 17 per cento. Nel restante 43 per cento delle presenze turistiche (escludendo i distretti del perugino e dell’assisano) l’incidenza dei borghi è del 40 per cento. Questi i dati Istat relativi al 2019.
Nello scorso mese di maggio i Borghi umbri hanno presentato le loro richieste all’assessorato diretto da Paola Agabiti: campagne promozionali di supporto in aggiunta a strumenti normativi e finanziamenti dedicati alla messa in sicurezza dal Covid, quali spaziature e pannellature di distanziamento sociale e quant’altro necessario per la fruibilità di monumenti, musei, parcheggi e itinerari; strategie di promo-commercializzazione accompagnate da specifici pacchetti turistici; un confronto periodico allargato e collegiale con altri soggetti sulle tematiche turistiche regionali. Fino ad oggi non vi è stata risposta, hanno sottolineato i rappresentanti dei borghi.
La presidente Pace ha annunciato un approfondimento sulla questione e un lavoro sulla proposta di legge che sarà portato avanti in tandem con la Seconda commissione presieduta da Valerio Mancini e in accordo con i vari assessorati coinvolti, per dare quella risposta che finora non c’è stata, con un successivo ulteriore coinvolgimento dei soggetti ascoltati ieri.
Con 28 Borghi certificati sui 312 nazionali, l’Umbria è la regione leader, ospitando quasi il 9 per cento dell’intero movimento su tutto il territorio nazionale. Il comprensorio assisano ha la più alta percentuale di presenze turistiche in Umbria, il 21 per cento, seguito dal perugino con il 19 per cento. Al terzo posto ci sono i Borghi più belli d’Italia con il 17 per cento. Nel restante 43 per cento delle presenze turistiche (escludendo i distretti del perugino e dell’assisano) l’incidenza dei borghi è del 40 per cento. Questi i dati Istat relativi al 2019.
Nello scorso mese di maggio i Borghi umbri hanno presentato le loro richieste all’assessorato diretto da Paola Agabiti: campagne promozionali di supporto in aggiunta a strumenti normativi e finanziamenti dedicati alla messa in sicurezza dal Covid, quali spaziature e pannellature di distanziamento sociale e quant’altro necessario per la fruibilità di monumenti, musei, parcheggi e itinerari; strategie di promo-commercializzazione accompagnate da specifici pacchetti turistici; un confronto periodico allargato e collegiale con altri soggetti sulle tematiche turistiche regionali. Fino ad oggi non vi è stata risposta, hanno sottolineato i rappresentanti dei borghi.
La presidente Pace ha annunciato un approfondimento sulla questione e un lavoro sulla proposta di legge che sarà portato avanti in tandem con la Seconda commissione presieduta da Valerio Mancini e in accordo con i vari assessorati coinvolti, per dare quella risposta che finora non c’è stata, con un successivo ulteriore coinvolgimento dei soggetti ascoltati ieri.