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In Croazia i “caschi blu” italiani della cultura che erano venuti a soccorrere l’Umbria

Sono partiti per la Croazia i nostri “caschi blu” della cultura. La missione ha il compito di aiutare a salvare il patrimonio artistico dopo il terremoto della vigilia di Capodanno. L’annuncio è arrivato stamattina da parte del ministro del MiBACT Dario Franceschi “La comunità internazionale e l’Unione europea si devono dotare al più presto di meccanismi di solidarietà per la protezione del patrimonio culturale individuando, così come già avviene per la protezione civile, meccanismi rapidi e automatici per gli interventi di tutela a seguito di calamità naturale. Anche per i beni culturali – ha detto il ministro – le prime ore sono fondamentali per salvare opere e luoghi patrimonio dell’umanità”.

Il ministro della Cultura della Croazia, Nina Obiljien Koržinek, in una lettera,  ha ringraziato l’Italia: “La vostra offerta di assisterci in quest’area con conoscenze e capacità di enorme valore è di grande importanza per noi. Il terremoto ha provocato danni ingenti nelle città di Petrinja, Sisak e Glina ed è stato avvertito anche a Zagabria, provocando l’ulteriore deterioramento di monumenti già danneggiati”. Il contingente di esperti  partito questa mattina opera nell’ambito del programma Unesco “Unite4Heritage” ed è composto da due carabinieri del comando Tutela del patrimonio culturale e un esperto restauratore dell’Istituto centrale del restauro del Mibact che coadiuveranno una squadra croata di esperti. Suggerirà soluzioni per mettere in sicurezza i beni e i monumenti danneggiati, grazie all’esperienza maturata nel 2016 in Umbria e nell’Italia centrale e in seguito in altri Paesi, e per pianificare insieme alle autorità croate i successivi interventi.

Foto di copertina: affaritaliani.it

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