PISTOIA – Per la nostra rubrica Dentro lo Stivale, oggi non ci occupiamo di un luogo, di un itinerario, ma di un artista in particolare: Riccardo Martinelli che vive a San Marcello Pistoiese. E’ un artista che se non esistesse bisognerebbe inventarlo per la sua grande passione per la pittura, fin da bambino, soprattutto per il corpo umano. Infatti la sua produzione è rivolta alla ritrattistica di nudi sia maschili che femminili.
Sono vari i progetti che ha in cantiere nel campo della pittura e ritrattistica ma ciò che ci ha colpito e’ senza dubbio il “bozzetto per un trittico” che lui vorrà realizzare fine primavera inizio estate. Il corpo umano e’ da sempre il “pallino” degli artisti pittori, scultori, grafici, che si sono cimentati nel corso dei secoli alla realizzazione di grandi opere d’arte basti pensare ai grandi lavori a riguardo della scultura nella Grecia classica; opere di epoca romana giunte fino a noi che adornano i tanti musei, pinacoteche e raccolte d’arte, sparsi per il mondo. Un po,’ più vicino i dipinti di Michelangelo alla Sistina, del Signorelli al Duomo di Orvieto, tanto per citarne alcuni. Nell’ antichità il corpo femminile era meno valorizzato di quello maschile. Dall’ VIII secolo a.C. prenderà il via la grande produzione artistica di nudi. Come abbiamo citato, nella Grecia ellenica, si ha il massimo con scultori come Mirone nel suo “discobolo”, Policleto nel “doriforo”, poi Prassitele e Lisippo, Fidia e così via, fino al massimo della rappresentazione rinascimentale del Davide di Michelangelo.
Insomma la bellezza celebrata nella più alta espressione che la vita possa rappresentare, ossia il corpo: quella perfetta macchina senza uguali. Così il toscano Riccardo Martinelli ci espone le sue opere, come detto disegni, schizzi, bozzetti di corpi vivi, che sanno trasmettere misteriosamente quello che gli altri non devono scoprire. Martinelli ti spinge con le sue opere a farci apprezzare la bellezza, l’armonia, la plasticità del nudo; ti spinge a guardare, scrutare anche le minime pieghe della pelle di quel corpo ben fatto, apprezzandone anche le minime e nascoste grazie alla buona resa del colore.
Con le scelte ponderate di modelli perfetti (in questo caso Andrea Morani), Riccardo ti fa apprezzare quello che per i greci era una ossessione per la divina bellezza. Infatti, guardando queste opere, soprattutto il Trittico, (come Adamo che prende vita dal fango), così con maestria d’artista, rigenera il suo modello con lo stesso movimento simultaneo, delicatamente vero, fresco, contingente. Riccardo ci offre nelle sue opere, un momento di riflessione sulla bellezza, donandoci suggestioni ogni volta che il web ci mostra una sua nuova creazione. Un progetto emozionante, un’immagine sull’armoniosa bellezza, nell’intimità e nell’abbandono del sonno.