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Il Teatro romano di Gubbio torna a splendere con la nuova illuminazione. Paola Pitagora ne vivacizza la scena

GUBBIO Il Teatro romano di Gubbio torna a brillare grazie alla nuova illuminazione monumentale inaugurata sabato 27 luglio. Il progetto, realizzato dall’azienda Elettrica Valeri, sponsor della riqualificazione, valorizza in modo straordinario il suggestivo tesoro artistico del parco archeologico sfruttando tecniche innovative a basso impatto ambientale.

 

 

Per l’occasione è andato in scena lo spettacolo di parole e musica Ho amato tutto: a splendere sul palco con eleganza, ironia e fascino impareggiabili, Paola Pitagora che ha vestito i panni della nobile Paola Menesini Lemmi Brunelli. Colta, vivace, amante dell’arte e del bello, erede di una ricca famiglia umbra, Donna Paola, divisa tra imposizioni sociali e desiderio d’indipendenza, decise di seguire il suo cuore sposando l’ingegnere perugino Ferdinando Brunelli. Una vita lontana dal lusso e da quella carriera che pensava di intraprendere dopo la laurea in Chimica farmaceutica (facoltà scelta dal padre); una vita con 5 figli da seguire e un marito lontano per lavoro, negli anni in cui si faceva strada il tema dell’emancipazione femminile; una donna che, nonostante i dubbi, ha accolto con gioia e amore la semplicità di una vita “normale”. Ho amato tutto traccia i rapporti e le tappe della vita di Donna Paola ispirandosi al libro “Creando il mare” di Giovanni Maria Gambini; la regia di Evita Ciri ne esalta l’anticonformismo e la stravaganza, ma anche la coerenza con i propri principi e la fedeltà alle scelte personali. Sul palco un appendiabiti pieno di cappelli (bizzarro capriccio di Donna Paola che ne collezionava 250), la superba Paola Pitagora, intelligente e sensibile nel caratterizzare la leggerezza e lo spessore della nobile, e la musica, con Peppe D’Argenzio ai sax ed Emanuele Bultrini alla chitarra, che esaltava la carica espressiva del testo.

 

 

Lo spettacolo Ho amato tutto ha aperto la 63a Stagione estiva al teatro monumentale ed è stato realizzato grazie al contributo della Direzione regionale musei nazionali dell’Umbria. Il direttore Costantino d’Orazio, presente all’evento, ha espresso grande soddisfazione per la nuova vita del Teatro romano, frutto della sinergia tra diversi enti (Direzione Regionale Musei Umbria, Comune di Gubbio e Fondazione Noi siamo Paola), e ha sottolineato l’importanza di sostenere iniziative culturali come quella del Teatro romano di Gubbio, inaugurata con un’ospite d’eccezione. Grazie all’impegno di Costantino D’Orazio Ho amato tutto è stato replicato, sempre con ingresso gratuito, domenica al teatro dell’area archeologica di Carsulae, mentre a Gubbio andava in scena il secondo spettacolo inaugurale: In fin dei conti. Capitoli di una messinscena, un viaggio nella storia dell’Italia del secondo Novecento con Angelo Mellone.

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