Il southern rock compie cinquant’anni: omaggio alla Allman Brothers Band

Oggi parliamo di due uscite legate a filo doppio. Ricorrono infatti i 50 anni dalla fondazione del più celebre gruppo americano di southern rock, la Allman Brothers Band, denominazione derivante dal fatto che in formazione erano presenti i fratelli Allman (Duane e Gregg), entrambi deceduti, il primo negli anni ’70 ed il secondo nel 2017.

Al suo interno hanno ruotato nomi di spicco, oltre ai citati fratelli, come Dickey Betts, Derek Trucks, nipote del batterista del gruppo Butch Trucks (suicidatosi nel 2017) o Warren Haynes (forse al momento il miglior chitarrista rock in circolazione).

L’album della Big Band of Brothers (uscito alla fine del 2019), è un gradevolissimo tributo oltre che una piacevole sorpresa in quanto confesso che alcuni mesi fa, raccogliendo notizie su questo lavoro, ero davvero curioso perché appariva quantomeno insolito l’accostamento tra due generi a prima vista distanti, il southern rock ed il jazz.

Sono invece rimasto colpito dal timbro di contaminazione che pervade tutto l’album, che mescola mirabilmente i generi, con arrangiamenti veramente azzeccati che mantengono tuttavia lo spirito di provenienza. Vale la pena d’ascoltarlo in toto per apprezzare il lavoro che è stato svolto su pezzi storici della band, come ad esempio “In memory of Elizabeth Reed”, “Hot’lanta” o “Whipping post”.

Il cofanetto “Trouble no more” invece è uscito lo scorso mese di marzo e celebra la prima incisione della band, da cui prende il titolo, un classico di Muddy Waters, e la versione proposta in apertura (una demo), è peraltro inedita.

La band, attiva fino al 2014, viene mostrata nelle varie incarnazioni, sia con materiale di studio, ma anche con molte esecuzioni live, il tutto in ordine cronologico.

Sono passate in rassegna ben 61 tracce, con 7 inediti assoluti e molte versioni difficili da reperire. Il box è corredato da uno splendido booklet con la storia della band, ricco di foto, di circa 80 pagine.

P.S. il 10 marzo scorso, poco prima del lockdown mondiale, si è tenuto al Madison Square Garden di New York un concerto sold out per celebrare i 50 anni della band statunitense. Lo spettacolo, fortemente voluto da uno dei membri fondatori, il batterista Jaimoe, ha visto sul palco Warren Haynes, Derek Trucks e suo fratello Duane Trucks alla batteria, al posto dello zio, Butch Trucks), Oteil Burbridge, Marc Quinones, Reese Wynans e Chuck Leavell. Il tutto per uno show di circa tre ore e mezza. Su YouTube, per chi fosse interessato, si trovano molti riflessi filmati della bellissima serata.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.