Il soft rock di Marcus King – El Dorado (Fantasy Records)

Confesso che al primo ascolto di “El Dorado” dell’astro nascente della sei corde Marcus King sono rimasto spiazzato. Sarà forse perché i tre album incisi con la sua band “Marcus King Band”, avevano un maggior sentore di quel southern rock caro ad Allman Brothers e Gov’t Mule (il secondo album della band è stato prodotto proprio da Warren Haynes), anche se atmosfere più rarefatte erano già presenti in “Carolina Confessions”, del 2018.

La voce e la chitarra del ventitreenne americano sono cosi nel suo album di debutto, con la produzione di Dan Auerbach, dei Black Keys, al servizio di una musica certamente più morbida, con atmosfere molto country anche se non mancano alcuni momenti più movimentati.

Tra i brani proposti segnaliamo quello usato per la presentazione dell’album “The well”, che ha maggiori richiami all’esperienza con la band e dove la chitarra si fa più tagliente;  “Wildflowers and wine”, una ballad dal tono quasi gospel; l’altra ballad “Sweet Mariona”, che mi ha ricordato certe atmosfere care agli Eagles, la successiva “Beautiful stranger”, con coretti lasciandosi andare ai quali ci si addentra nuovamente nel country. “Say you will”, di nuovo con atmosfere un po’ più rockeggianti, per finire con la conclusiva “No pain”, forse il brano migliore dell’album, aperto da un delizioso arpeggio di chitarra acustica dove successivamente la solista del leader si mette in evidenza.

In definitiva un album dal quale mi aspettavo forse di più (conoscendo anche il suono del   gruppo “Marcus King Band”, più vicino ad atmosfere che preferisco, mettendo in evidenza, probabilmente in maniera voluta, più la voce che lo strumento suonato da King.

Consiglio comunque di ascoltarlo più volte perché alla lunga risulta certamente molto gradevole.

TRACKLIST

01. Young Man’s Dream (03:08)

02. The Well (02:57)

03. Wildflowers & Wine (04:48)

04. One Day She’s Here (03:47)

05. Sweet Mariona (02:34)

06. Beautiful Stranger (04:07)

07. Break (03:00)

08. Say You Will (03:54)

09. Turn It Up (03:38)

10. Too Much Whiskey (03:54)

11. Love Song (02:30)

12. No Pain (03:53)

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.