TERNI – In seguito alla manifestazione di protesta contro il nuovo Dpcm del governo Conte tenutasi ieri notte, 25 ottobre, e che ha visto i manifestanti marciare dalle 21.00 a piazza Tacito fino a palazzo Spada, sede del comune, percorrendo Corso Tacito al grido di “Libertà!” e rivolgendo parole di amarezza e delusione contro il governo e il presidente del consiglio oggi stesso arriva la risposta di Leonardo Latini, sindaco di Terni.
“Sono perfettamente consapevole della situazione che si sta configurando in queste settimane a causa della nuova ondata di pandemia – ha affermato il primo cittadino – Una situazione d’emergenza su due fronti: quello della salute pubblica e quello economico. Avverto in primo luogo il dovere di mantenere coesa la nostra comunità cittadina in questa fase di grande difficoltà. Comprendo le ragioni di chiunque stia vivendo situazioni di grave disagio economico a causa delle conseguenze dell’epidemia, ma anche di provvedimenti governativi come l’ultimo Dpcm che è stato adottato ignorando le proposte degli enti locali e che crea disparità sociale perché colpisce in maniera pesantissima, in particolare, alcune categorie di lavoratori. Non si possono adottare misure così forti nei confronti di alcuni senza prevedere un immediato ristoro finanziario, senza un adeguato e immediato intervento economico che ammortizzi il sacrificio di queste categorie e dia loro una prospettiva. Una decisione che va a vanificare gli sforzi economici messi in campo per garantire la prosecuzione in sicurezza delle attività senza che sia comprensibile fino in fondo su quali basi questa sia stata presa. In questo senso sono personalmente disponibile ad ascoltare le ragioni di tutti coloro che si trovano in difficoltà ed essere portavoce delle loro legittime rivendicazioni nelle sedi istituzionali. Come Comune valuteremo le proposte da adottare per cercare di attenuare gli effetti negativi e drammatici della pandemia a livello economico, ma mi trovo costretto a ricordare che purtroppo non è mai stata presa in considerazione una nostra formale richiesta avanzata al Governo nello scorso mese di marzo, affinché venissero sospese le conseguenze normative del dissesto finanziario dell’Ente che non ci permettono di intervenire sulla fiscalità locale, prevedendo misure di sostegno, riduzioni ed esenzioni dai tributi. Richiesta che torneremo a reiterare con forza anche alla luce degli evidenti disagi sociali che stanno montando a fronte dei provvedimenti che il Governo ha assunto. Allo stesso tempo ho l’obbligo di invitare tutti i nostri concittadini al massimo della prudenza nel rispetto delle regole di prevenzione perché l’emergenza sanitaria esiste ed è grave. Per questo continueremo a collaborare con Istituzioni e Forze dell’Ordine che sempre saranno vicine ai cittadini, confidando che il senso di responsabilità di tutti ci aiuti a superare anche questa crisi”.
Un discorso adatto alle circostanze, rassicurante e deciso, però da ricordare che i circa mille manifestanti di ieri si riuniranno oggi, 26 ottobre, alle 18.00 per continuare la protesta.