SPOLETO – Virginio Caparvi, deputato di Nocera Umbra, e il senatore Franco Zaffini avevano duramente contestato il ricorso presentato dal sindaco di Spoleto al Tar riguardo l’utilizzo anti pandemico dell’ospedale cittadino. Umberto De Augustinis, risponde ai due politici argomentando la sua tesi in 4 punti.
Ecco il testo:
- il Tribunale amministrativo regionale (TAR) non ha deciso alcunché sul ricorso concernente l’ospedale di Spoleto, riservando la decisione alla trattazione collegiale fissata per il prossimo 17 novembre. Ieri è stata solo respinta la sospensiva urgente che avrebbe potuto essere assunta dal Presidente del TAR stesso ma che, dati i tempi, ragionevolmente non è stata accordata, anche perché la sera prima della decisione è stato parzialmente ripristinato dalla Regione un servizio di emergenza presso l’ospedale di Spoleto.
- I cittadini di Spoleto sono e restano offesi e umiliati da una decisione non concordata in alcun modo che chiude l’ospedale, nonostante fosse stato offerto un congruo spazio per realizzare una sezione Covid.
- Parteciperemo al Comitato per la restituzione dell’ospedale di Spoleto ai cittadini di Spoleto, della Valnerina e del comprensorio, ma il metodo ad oggi seguito, di una imposizione di soluzioni non concordate e, addirittura, non comunicate non lascia presagire nulla di buono. Tutto questo malgrado gli spoletini abbiano dato ampio sostegno alla Presidente Tesei, avvocato del foro di Spoleto, per la sua elezione a presidente della Regione Umbria, ricevendo in cambio il trattamento di cui sopra.
- Definire un ricorso al TAR un atto “gravissimo, istituzionalmente maleducato, socialmente e sanitariamente irresponsabile” significa solo delegittimare una difesa istituzionale della città lasciando spazio, in modo veramente irresponsabile, a proteste che potrebbero proporsi in modo incontrollato”.