GUBBIO – Contrordine. A Gubbio si richiude. “Le sentenze si rispettano sempre, e quindi, così come abbiamo dato seguito al pronunciamento del Tar, allo stesso modo diamo seguito al pronunciamento del Consiglio di Stato – afferma in una nota il sindaco di Gubbio Filippo Stirati -. L’ordinanza firmata dalla presidente di Regione Donatella Tesei torna a essere valida in tutte le sue parti, e quindi, da domani, (martedì 16 febbraio ndr.) si chiudono di nuovo nidi e scuole dell’infanzia”. E poi attacca: “Impossibile non soffermarsi sul gran caos di questa situazione, nonché sulle ricadute negative in termini di disorientamento anzitutto sui bambini, sulle loro famiglie, sugli operatori e sulle operatrici dei servizi. Questo balletto al quale stiamo assistendo è abbastanza avvilente e noi sindaci ne siamo vittime. Ci siamo dovuti adeguare a provvedimenti quantomeno discutibili, che hanno generato queste evidenti criticità e che hanno scaricato ancora una volta su di noi e sulle famiglie tutto il peso di scelte poco chiare. Domani si torna a chiudere le scuole e con esse i servizi connessi, mense e trasporti su tutti, generando un balletto che davvero non fa onore alle istituzioni e penalizza i destinatari di queste decisioni, ovvero le bambine e i bambini e i servizi socioeducativi in genere”.