PERUGIA – “Sono trascorsi nove anni dai tragici eventi in cui, negli uffici del Broletto, hanno perso la vita Margherita Peccati e Daniela Crispolti, barbaramente uccise. Era il 6 marzo 2013. Oggi siamo qui a ricordare il loro assurdo sacrificio, e il pensiero rivolto a quella drammatica giornata ci spinge a una riflessione, stimolata e accentuata dalle vicende di questi giorni. Da quel sacrificio viene un grande monito a prestare attenzione alla cultura del rispetto: verso l’altro, verso le istituzioni e i servitori dello Stato”.
Il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, ha introdotto con queste parole la breve cerimonia con cui, all’ingresso della sede regionale del Broletto, alla presenza dei familiari delle vittime, si sono aperte le iniziative per onorare la memoria delle due dipendenti regionali.
“Dagli accadimenti di nove anni fa – ha detto – dobbiamo trarre ancora più energia e stimolo per tenere alti i principi e i valori alla base della convivenza civile e democratica che rendono forte la comunità”. La cerimonia, che è stata trasmessa in diretta streaming per ampliare la partecipazione, si è conclusa con un minuto di silenzio e raccoglimento davanti alla targa che ricorda l’uccisione di Margherita Peccati e Daniela Crispolti, collocata nell’atrio del Broletto il 6 marzo 2014, primo anniversario della loro morte.
È seguita, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, sempre alla presenza dei familiari delle due dipendenti regionali, la cerimonia di consegna dell’ottava edizione del Premio di laurea “Peccati-Crispolti”, alla quale sono intervenuti l’assessore regionale all’Istruzione Paola Agabiti, il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia Maurizio Oliviero, la professoressa Dianella Gambini in rappresentanza dell’Università per Stranieri di Perugia e componente della Commissione di valutazione del Premio. Alla cerimonia, che si è svolta dopo un biennio di sospensione a causa dell’emergenza sanitaria, hanno preso parte, fra gli altri, il Presidente dell’Assemblea legislativa Marco Squarta e il Questore di Perugia Giuseppe Bellassai.
L’assessore regionale Paola Agabiti ha voluto soffermarsi, in particolare, sulla valenza di questo significativo riconoscimento, istituito per “premiare, valorizzare e diffondere le migliori tesi in tema di Pubblica Amministrazione e, nello specifico, il ruolo svolto da quest’ultima anche in relazione all’impiego ed alla gestione delle risorse pubbliche destinate ai cittadini, ai lavoratori e/o alle imprese”, come recitano espressamente le finalità indicate nel bando.
“Ispirato da una vicenda drammatica, il Premio – ha detto l’assessore Agabiti – è rivolto alle giovani generazioni e rappresenta idealmente un passaggio di testimone dei valori umani e professionali incarnati dalle nostre due dipendenti, affinché la loro dedizione al lavoro, l’alto senso del dovere, l’impegno per il più efficace ed efficiente funzionamento dell’Istituzione, a favore e al servizio della comunità, siano da esempio e vengano sempre valorizzati e perseguiti”.
“Questo riconoscimento rappresenta uno stimolo – ha aggiunto – ad accrescere sempre più le proprie conoscenze e competenze; e chiama ad una profonda riflessione sul senso e sulla funzione della Pubblica Amministrazione, valorizzando quelle tesi di laurea che focalizzano l’attenzione, in particolare, sul ruolo svolto nell’impiego e nella gestione delle risorse pubbliche”.
“Nel mezzo di un’emergenza sanitaria improvvisa e senza precedenti, abbiamo intrapreso una grande sfida: quella di garantire – ha aggiunto – solide fondamenta per il rilancio e un nuovo modello di sviluppo della nostra regione e del nostro Paese, mettendo a frutto ogni risorsa a disposizione, da quelle del Pnrr ai fondi della programmazione comunitaria”.
“A fare la differenza – ha rilevato l’assessore – non saranno solo i progetti e gli interventi programmati dall’Ente: altrettanto decisive saranno le conoscenze e le competenze, l’alta professionalità, l’impegno degli operatori pubblici e di chi ogni giorno contribuisce con il suo lavoro a rispondere ai bisogni espressi dalla collettività regionale”.
“Il Premio – ha concluso – offre ai vincitori una opportunità formativa di apprendimento presso una pubblica amministrazione del territorio regionale, in modo da arricchire e rafforzare il loro bagaglio di conoscenze. Perché di personale competente, qualificato e motivato avrà sempre più bisogno la pubblica amministrazione per la sua riorganizzazione e innovazione”.
“Il ricordo di Margherita Peccati e Daniela Crispolti ci impone un monito e una riflessione sul servizio a che i dipendenti della Pubblica Amministrazione svolgono per il Paese” ha detto il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, che ha espresso “un elogio del dipendente pubblico, a nome di Margherita e Daniela”.
“L’Italia – ha detto, citando i risultati di uno studio internazionale condotto nel 2014 sull’efficienza e l’efficacia delle pubbliche amministrazioni in varie parti del mondo – è fra i primi Paesi che, grazie alla Pubblica amministrazione, garantiscono una migliore performabilità in servizi primari, quali la sanità. È una pubblica amministrazione che va ripensata, innovata e resa più efficiente – ha aggiunto – ma siamo noi cittadini che dobbiamo acquisire un rinnovato rapporto di fiducia nei confronti della Pubblica amministrazione, nei confronti dei servitori dello Stato che si rapportano con i cittadini”.
“Margherita e Daniela – ha detto ancora – sono un simbolo e, come ogni anno, siamo qui a ricordarne la grande dedizione e il loro essere a servizio dei cittadini. Questa la prima, giusta causa della pubblica amministrazione: servire i cittadini. Una riflessione che deve accompagnarne noi e i nostri giovani, per una rinnovata pubblica amministrazione”.
A illustrare modalità e finalità del Premio “Peccati-Crispolti”, è stato il dirigente del Servizio regionale Istruzione, Giuseppe Merli, presidente della Commissione di valutazione fin dalla sua istituzione. L’ottava edizione del Premio, ha ricordato, era rivolta ai laureati di ogni facoltà e corso di laurea delle lauree magistrali o magistrali a ciclo unico dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri di Perugia nell’anno accademico 2019/2020, disoccupati o inoccupati. Ai vincitori, una borsa studio di 3mila euro e altrettanti per lo svolgimento di un tirocinio extracurriculare.
La Commissione, composta inoltre dalle professoresse Dianella Gambini (per l’Università per Stranieri di Perugia, e che ha portato il saluto del Rettore Valerio De Cesaris ai partecipanti alla cerimonia) e Alessandra Valastro (per l’Università degli studi di Perugia), ha decretato come vincitrice la dottoressa Veronica Benedetti, per la tesi di laurea “Trasparenza, privacy e accesso ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni” conseguita in Diritto amministrativo, al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, relatrice la professoressa Livia Mercati.
“Il lavoro di tesi della candidata – si legge nella motivazione – si presenta ampliamente coerente con le finalità del Bando ed offre un buon grado di innovatività rispetto alle attuali sfide della Pubblica Amministrazione, con spunti utili per coniugare e bilanciare il complesso rapporto tra diritto alla privacy, il principio di trasparenza e l’accesso amministrativo”.
“Nella tesi ho preso in esame l’accesso alla cartella clinica di un paziente affetto da Covid-19”, ha detto la vincitrice del Premio, che ha voluto a sua volta rendere omaggio ai familiari di Margherita Peccati e Daniela Crispolti donando loro una copia della tesi di laurea, con una dedica sull’importanza dell’aiuto della famiglia per la propria formazione, gli studi e la vita professionale.
La dottoressa Benedetti, che è assessore alla Cultura del Comune di Castel Ritaldi, ha ricevuto una pergamena dalla madre di Daniela, Luciana Crispolti, quale attestazione del Premio.