Il Prog del Terzo Millennio #31: Francesco Gazzara

Non è certo una novità che Francesco Gazzara sia un grande appassionato del progressive rock, della musica dei Genesis in particolare, tatno di aver dedicato ben quattro pubblicazioni – gli album Play me my song (doppio del 2014), Here it comes again nel 2020 e Foxtrot – disponibile soltanto in formato digitale – nel 2021, oltre ad aver anche scritto anche il libro Genesis; Dalla A alla Z, sempre lo scorso anno.

Le vicende degli ultimi periodi hanno portato Francesco a riflettere evidentemente sulla tematica ed è esplosa la voglia di proporre nuova musica dedicata a questo filone che per tanti aficionados continua ad essere molto importante.

E nel contempo la ormai ineluttabile fine della parabola del gruppo inglese, almeno nella dimensione live ed assieme a Phil Collins, le cui condizioni di salute non gli permettono di continuare ad esibirsi, abbia contribuito a far si che Francesco abbia voluto rendere nuovamente omaggio al progressive rock, chiudendo idealmente un cerchio.

Solo il futuro ci farà capire se il nostro artista tornerà ancora ad esprimersi in tal guisa; oggi le nostre orecchie possono solo essere deliziate dalle note del suo ultimo lavoro, in uscita oggi per l’etichetta Irma Records, “Progression”.

La copertina dell’album

Il disco, che trae spunto dalla più antica road map della Gran Bretagna (Gough Map, c.1360), un pellegrinaggio accostabile al Cammino di Santiago de Compostela, ed il cui artwork è stato curato dalla figlia Sophia, è una vera e propria immersione, da ieri non riesco ad ascoltare altro, ma ne sono felice, nel prog.

Assieme a Francesco, che si occupa di un’infinità di strumenti, ci sono Giuliano Ferrari alla batteria; il toscano Dario Cecchini, molto dalle nostre parti perché leader dei Funk Off, le cui note risuonano durante Umbria Jazz, ai fiati; Carmine Capozzucco all’oboe mentre degli archi si sono occupati Fabrizio Paoletti, Giulia Nuti e Giorgia Pancaldi; nello spirituale brano d’apertura “Misericordiae” le voci sono del coro The Old Way.

Le oniriche e coinvolgenti atmosfere care al progressive rock sembrano uscire dagli album dei Genesis in particolare – tanti sono i riferimenti che si possono trovare – ma si badi bene, lo trovo un valore aggiunto di grande spessore.

Non è necessario indicare un brano in particolare perché tutta l’ora abbondante del disco va ascoltata e gustata, fino in fondo.

Tra le migliori uscite prog dell’anno; chapeau !!!

Questo è il link per chi intendesse acquistare l’album: https://francescogazzara.bandcamp.com/

La foto in copertina è di Lorenzo Desiati

#stayprog

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.