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Artisti ternani sul Lago Maggiore per scoprire "I volti segreti della Gioconda": quella al Louvre è un falso?

Igor Borozan x Leonardo - Ph. Mario Napoletti

MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA – Sarà inaugurata il 7 dicembre, presso il Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca (VA) sul Lago Maggiore, la mostra dedicata al mito e a “I volti segreti della Gioconda” che si protrarrà fino all’8 marzo 2020.
In occasione dell’inaugurazione del 7 dicembre, lo scrittore e storico Silvano Vinceti, aprirà le danze presentando il suo libro svelando pubblicamente quella che potrebbe essere la verità del dipinto. La critica si è sempre divisa: sostenere le voci ufficiali delle investigazioni dell’epoca o i racconti popolari tramandati di generazione in generazione nella Val Veddasca? La Gioconda esposta al Louvre è un falso? Maccagno, la val Veddasca e il suo territorio tornano ad essere idealmente il tramite tra la verità storica e la leggenda, in quel tragitto che il dipinto deve aver fatto tra Maccagno, Cadero e Dumenza, rispettavamente terra natìa dei fratelli Lancellotti e di Vincenzo Peruggia, che sono la chiave di volta per il mistero. In un’epoca in cui falsari e copisti avevano grande fama, con quale probabilità la Gioconda si troverebbe nella Valle, magari nascosta tra le mura di qualche insospettabile santuario, piuttosto che al sicuro sulla sua parete al Louvre?
Sono passati 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci ma la sua Monna Lisa non smette di stupire. Il celebre dipinto è stato ed è, infatti, oggetto delle attenzioni di studiosi, scrittori, intellettuali, curiosi e appassionati, nonché nutrimento della stampa di tutto il mondo. Era il 1911 quando La Gioconda, esposta al Louvre di Parigi tra tanti capolavori, sparì improvvisamente nel nulla. Per due anni le forze dell’ordine, nello sgomento generale, si misero sulle tracce del dipinto, senza troppa fortuna. Sulla vicenda sono stati scritti “fiumi di parole”, formulate svariate ipotesi sui protagonisti e sul movente che ha portato un uomo semplice come Vincenzo Peruggia a realizzare il furto rocambolesco che in un certo senso ne ha alimentato la leggenda.

La mostra “I volti segreti della Gioconda” è un  viaggio tra le opere che hanno preso ispirazione dalla storica icona femminile di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua scomparsa. L’evento, organizzato dall’Associazione Ponte degli Artisti “la scaletta dell’arte”, fortemente voluto dal suo fondatore Savi Arbola Appiani, con la collaborazione del direttore artistico Vittorio Raschetti, si sviluppa in due sezioni, una dedicata a video installazioni, l’altra propone un’esposizione di quaranta artisti selezionati. La mostra darà inizio ad un percorso strutturale per la creazione – in Maccagno con Pino e Veddasca  – di un museo stabile, dedicato alla Gioconda e al genio del suo creatore, Leonardo da Vinci.
Una delegazione di artisti ternani selezionati si sta preparando per la trasferta milanese e sono: Alessandra La Chioma (Lale), Gladys Maria de la Raba Oropesa, Mario Napoletti, Stefano Colangeli, Simona Campanella, Laura Feliziani e Mihaela Mihai. Ognuno con la sua opera che è “versione” personale di una donna che ha affascinato e continua ad attrarre pubblico e critica con la potenza di un magnete. Un ponte tra Terni e Milano che si materializza con la presentazione di queste opere inedite proprio in occasione dell’evento al Museo Parisi Valle dedicato a “I volti segreti della Gioconda”.
Il Ponte degli Artisti è un’associazione che nasce nella Milano dei Navigli, un luogo fisico di ritrovo che, col passare del tempo si è trasformato in un nuovo modo di concepire l’arte. L’espressione artistica infatti, si allontana da un luogo chiuso per mettere in comunicazione diverse forme culturali, creando una speranza e uno sguardo verso il futuro. E’ un pensiero che si trasforma in realtà con la presenza sempre più ampia di artisti provenienti da città e nazioni diverse. L’Associazione Ponte degli Artisti di Terni, affiliata come “ponte cittadino” all’ Associazione Ponte degli Artisti – la Scaletta dell’Arte – di Milano, è una associazione no-profit, formata da artisti e appassionati
d’arte che vogliono promuovere l’immagine e le iniziative o performance di artisti contemporanei tramite l’uso del web e tramite l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di eventi e manifestazioni sia in spazi pubblici che privati. L’associazione vuole diventare un punto di riferimento per tutti gli artisti “liberi”.
A seguire l’art performance del maestro Igor Borozan che realizzerà “live”, con l’intervento di Helena Koruza, un unicum su tela, composto da cinque ritratti di MonnaLisa, uno delle donne più enigmatiche della storia dell’arte di tutti i tempi. La tecnica utilizzata è stata la sanguigna, materiale che ha ricreato le atmosfere rinascimentali leonardesche con i suoi effetti morbidi e sfumati. Cinque ritratti. Cinque diverse “visioni” di un’unica donna che Borozan interpreta attraverso uno stesso archetipo femminile. Ad affiancare Borozan, la soprano Silvia Pepe che con la sua straordinaria voce eseguirà opere di canto rinascimentale. Un viaggio a ritroso lungo 500 anni per riscoprire una nuova identità femminile che si incarna nei passaggi, di vita in vita, di corpo in corpo. Ma solo una tra le cinque Lise raffigurate è la vera, l’autentica MonnaLisa di Borozan. Quella che resterà, come opera permanente, esposta al Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca. Una viaggio indietro nel tempo eppur proiettato in un contesto assolutamente contemporaneo. Borozan che ha interpretato, lo scorso 2 maggio presso Palazzo Primavera di Terni, il famoso dipinto leonardesco e che ha riproposto l’evento in occasione del Fringe Festival per il Milano OFF 2019, chiude il ciclo con questo evento performativo che ridefinisce i tratti di una donna sfuggente, ironica e sensuale.

Info: www.museoparisivalle.it

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